L'arte dei muretti a secco a Pantelleria, ora c'è un corso
Sull'isola ci sono circa 12.000 km di barriere in pietra
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Redazione
- 1 anno fa 11 apr 2024 Tot.794
Non si può pensare a Pantelleria senza immaginarla con gli splendidi terrazzamenti, la sua agricoltura eroica e i muretti a secco che disegnano uno skyline unico nel suo genere.
Se la si guarda da un lato o dall'altro l'isola 'perla nera' del Mediterraneo è segnata da centinaia di metri di muretti a secco che delimitano strade urbane, sentieri pedonali e gli appezzamenti di terreno che gli abitanti dell'isola hanno messo in produzione con vigneti, uliveti o piccoli orti.
"Ad oggi si contano quasi 12 mila km di barriere in pietra sull'isola - spiega Carmine Vitale, geologo del Parco di Pantelleria - che necessitano di manutenzione laddove si sono danneggiati". Sapere costruire un muretto che duri è un'arte che nel tempo si è tramandata di generazione in generazione. I più anziani dell'isola raccontano che tra agricoltori vi era un mutuo soccorso nella logica dell'autosostentamento: ci si aiutava a vicenda e chi era un bravo mastro a costruire i muretti senza cemento andava da una parte all'altra dell'isola senza pretendere nulla in cambio. Fra qualche giorno il Parco di Pantelleria, insieme a Comune, Ebat Trapani e Itla Italia Aps, avvierà un corso gratuito, teorico e pratico per 10 persone che potranno formarsi su come costruire i muri in pietra a secco. Il corso avrà la durata di 34 ore, 10 teoriche e 24 di pratica. Il "docente" sarà Pietro Della Monica esperto di paesaggistica.
Stefano Gamba, 61 anni, isolano, che i muretti a secco li sa fare dice: "Si deve essere bravi a scegliere le pietre migliori, spaccarle e poi comporle, l'una sopra l'altra, trovando un incastro naturale affinchè si sorreggano l'una con l'altra. Oggi i giovani vanno tutti via dall'isola e nessuno impara più quest'arte che sta scomparendo".
Nella nomenclatura dei mestieri, in effetti, non esiste il mastro di muretti. "Sono stati gli stessi agricoltori a imparare come fare - spiega Battista Belvisi, 50 anni, agricoltore della contrada Buggeber - io ricordo che finivo di fare i compiti di scuola e mi mettevo a fianco a mio padre per imparare come si alzavano i muretti". Dai nonni hanno imparato i figli e poi anche i nipoti. "Non c'è un manuale per farli - dice Battista -. Questo corso è un segnale di speranza sono fiducioso e mi auguro che si ritorni a essere più contadini, con più umiltà, e a farlo non solo per interessi economici".
L'arte nel fare i muretti a secco dal 2018 è patrimonio immateriale dell'Unesco, riconoscimento avvenuto 4 anni dopo quello assegnato per la coltivazione della vite ad alberello.

Redazione
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TrapanIncontra VII Edizione: “Parole di Donne” si è conclusa con Ilaria Guidantoni e “Il bacio da sfogliare”
Si è conclusa, presso la Biblioteca Fardelliana di Trapani, la VII edizione di TrapanIncontra, la rassegna letteraria dal titolo “Parole di Donne” dedicata quest’anno alla saggistica e alla letteratura femminile contemporanea.
L’evento finale ha visto protagonista Ilaria Guidantoni, giornalista, scrittrice ed esperta di cultura mediterranea, che ha presentato la sua opera “Il bacio da sfogliare” (Cinquesensi Editore).
“Il bacio da sfogliare” è un’opera che parte dal bacio originario – la prima esperienza di vita attraverso l’allattamento al seno materno – per esplorare come questo gesto primordiale diventi simbolo dell’inizio di ogni amore e promessa di felicità. L’autrice ha raccontato i mille significati del bacio, dalla sua evoluzione storica all’interpretazione nelle diverse civiltà, dal ruolo nell’arte, letteratura e cinema, fino al bacio come esperienza gastronomica.
L’incontro con Ilaria Guidantoni si è distinto per la ricchezza dei temi trattati e l’approccio innovativo che ha caratterizzato la sua opera, riuscendo a coniugare rigore culturale e sensibilità artistica in un’esplorazione che ha toccato ambiti diversi del sapere umano.
La serata si è conclusa con una degustazione di Baci Perugina al cioccolato, creando un suggestivo collegamento tra il tema letterario dell’incontro e l’esperienza sensoriale, in perfetta sintonia con lo spirito dell’opera presentata.
La rassegna letteraria è stata organizzata dal Comune di Trapani – Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Fardelliana, curata dal giornalista e scrittore Giacomo Pilati.