Trapani, scrive il professor Guidotto sui malumori dentro l'associazione anti racket

Nei giorni scorsi si erano dimessi due componenti del direttivo

Trapani, scrive il professor Guidotto sui malumori dentro l'associazione anti racket

Il professor Enzo Guidotto, attuale presidente dell'associazione anti racket della provincia di Trapani, interviene sui malumori che hanno portato il giornalista  Gianfranco Criscenti e la professoressa Maria Concetta Marino ad allontanarsi dall'associazione perchè non ne condividevano più il percorso intrapreso negli ultimi tempi.

"Mi permetto di precisare che nella nostra Associazione non esiste alcuna impasse né nelle dinamiche interne né tanto meno nelle relazioni esterne con pubbliche autorità. - afferma subito il professor Guidotto - In questi giorni c'è stato un  “serrato confronto”  di idee, opinioni e proposte che, com'è naturale, possono non collimare alla perfezione ma, essendo espressione di spirito costruttivo nell'interesse dell'Associazione,  alla fine, come sempre,  consentono di giungere ad  indicazioni  da seguire nella realizzazione delle attività future. Tesi, antitesi, sintesi dunque. Il fatto è, però, che quando le sintesi – in quanto tali mai esaurienti – di conversazioni e discussioni riservate diventano di dominio pubbliche fanno pensare a chissà che cosa con il rischio di far passare all'occhio dell'opinione pubblica per  ciclone devastante un semplicissimo acquazzone estivo".

Acquazzone, infatti, non sembra. Tant'è che Criscenti ha rinunciato a candidarsi alla Presidenza dell'associazione e la Marino ha lasciato il ruolo all'interno del Direttivo. Criscenti, come noto ai più, era componente attivo dell'associazione anti racket sin dai suoi esordi....

Secondo il professor Guidotto: "Il post di Guanfranco Criscenti nella sua bacheca di Fb rientrava in un contesto di conversazioni riservate con appartenenti all'Associazione Antirachet ed Antiusura in vista del rinnovo delle cariche associative, che – avendo la durata di tre anni -   scadono nel prossimo mese di ottobre. A norma di statuto dell'Associazione, l'Assemblea dei Soci elegge il Direttivo e poi i membri di questo eleggono il Presidente. Quelle conversazioni riguardavano quindi una prospettiva di disponibilità. Per chiarire meglio la situazione, in tutta sincerità non posso fare a meno di precisare che  avevo partecipato anch'io alle citate conversazioni e conoscendo bene e da tempo la dirittura morale, la rara coerenza e la “ferrea” intransigenza di Gianfranco Criscenti avevo visto di buon occhio la sua disponibilità ad impegnarsi direttamente e personalmente all'interno dell'Associazione. Scrivo “direttamente e personalmente” perchè, di fatto, Gianfranco Criscenti, sia pure dall'esterno ma sin dalla nascita dell'Associazione, ha sempre offerto alla stessa una qualificata collaborazione nella realizzazione di valide attività.

Per quel che mi riguarda, dunque, non posso non aggiungere che in questa, come in altre occasioni, nell'ambito dell'Associazione ho cercato di esercitare doverosamente un ruolo rivolto al mantenimento della massima armonia fra le varie componenti atteggiandomi non da “primus inter pares” ma da “unus inter pares” guardandomi bene dal pretendere o imporre la mia personale visione dei problemi da affrontare e delle modalità da seguire per risolverli. D'altra parte non può essere ritenuto casuale il fatto che le decisioni del Direttivo durante il mio mandato, che dura ormai da circa sei anni, sono sempre state adottate all'unanimità e mai a maggioranza".