Operazione Waterloo ad Agrigento, indagati anche l'ex sindaco di Pantelleria

Nel suo ruolo di consulente sarebbe stato l'anello di collegamento con la politica

Operazione Waterloo ad Agrigento, indagati anche l'ex sindaco di Pantelleria

C'è anche l'ex Sindaco di Pantelleria, oggi presidente del Parco dell'isola, Salvatore Gabriele, tra gli indagati della maxi inchiesta su Girgenti Acque, denominata "Waterloo"., e che ha permesso di disarticolare un’associazione a delinquere nella governance di Girgenti Acque, l’ente gestore del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento. Eseguiti 8 fermi. Ad essere stati fermati sono i componenti del disciolto consiglio di amministrazione e dirigenti di Girgenti Acque. A vario titolo sono stati contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, l’ambiente, la fede pubblica e il patrimonio. Fra gli indagati anche l'ex sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele, poichè è stato consulente di Girgenti Acque, nel 2013 e 2014 (incarico da 72.000 euro) e poi nel 2016 consigliere di amministrazione della società (15.000 euro di gettone). 

Gabriele è ritenuto dagli inquirenti il collegamento tra Marco Campione, il "dominus" di Girgenti Acque, e il mondo della politica e delle istituzioni. "CAMPIONE Marco - si legge nell'ordinanza - condizionava illecitamente le scelte di apparati politici ed amministrativi pubblici, al fine di tutelare i suoi interessi personali e quelli delle società dai lui gestite, con il contributo consapevole e determinante di politici di esperienza come TERMINI Michele e GABRIELE Salvatore". 

Salvatore Gabriele con Campione ha indotto "indebitamente pubblici ufficiali a tutelare illecitamente gli interessi di GIRGENTI ACQUE S.p.a., in particolare per:
-  ostacolare l’approvazione da parte dell’A.R.S. (Assemblea Regionale Siciliana) dell’approvazione della Legge Regionale n. 19 del 11 agosto 2015 “Disciplina delle risorse idriche”;
-  spingere la AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Servizio Idrico) a procedere alla revisione del procedimento di approvazione delle tariffe del “Servizio Idrico Integrato dell’ATO9 Agrigento” in modo più favorevole al Gestore GIRGENTI ACQUE S.p.a.;
- fare pressioni sul Prefetto di Agrigento DIOMEDE Nicola affinché emettesse a favore di GIRGENTI ACQUE S.p.a. una Informativa liberatoria Antimafia". 

Tra gli arrestati c'è anche il  direttore generale di Girgenti Acque, Gian Domenico Ponzio, originario di Salemi.

Agli altri indagati sono contestate a vario titolo diverse ipotesi di corruzione, abuso in atti di ufficio, falso in bilancio, inquinamento ambientale, truffa e altri reati. Le indagini sono durate quasi quattro anni e sono state svolte dai carabinieri di Agrigento, dal Noe di Palermo, dalla Dia e dalla Guardia di finanza. Gli inquirenti ritengono di avere scoperto «una potente azione di lobbying e la creazione di un vasto sistema di corruttele volto ad eludere i controlli degli enti preposti».