Giustizia, a Marsala raddoppiano le denunce di reati codice rosso

Giustizia, a Marsala raddoppiano le denunce di reati codice rosso

Sono raddoppiate, nell'ultimo anno giudiziario, le notizie di reato da Codice rosso, mentre non ci sono denunce nel campo dei reati contro la pubblica amministrazione e nel campo dell'usura. E sul piano processuale non possiamo certo basarci sugli anonimi. Quindi, su questi ultimi fronti, o siamo un'isola felice, oppure...".

Lo ha detto il procuratore della repubblica di Marsala, Fernando Asaro, nel corso di una conferenza stampa indetta nell'ambito delle "linee guida" del Csm sui rapporti con gli organi d'informazione quali tramite con la collettività.
"Marsala - ha continuato Asaro - è un circondario giudiziario con circa 200 mila abitanti, quello con maggiore popolazione, dopo Palermo, del distretto di Corte d'appello del capoluogo siciliano, in una zona con rilevante presenza di organizzazioni mafiose. E anche se di queste si occupa la Dda, talvolta, per esempio in caso di un omicidio, il primo approccio è nostro. Inoltre, la Dda trova spunto anche nelle attività di indagine avviate qui. E anche un paio di indagini della Procura europea, Eppo, sono iniziate qui a Marsala".

La Procura di Marsala ha otto sostituti più un capo. Sono, quindi, coperti tutti i posti in pianta organica. Negli scorsi decenni raramente è accaduto. Ciò nonostante, ci sarebbe bisogno di più magistrati e personale amministrativo. "Abbiamo chiesto l'aumento della pianta organica - ha aggiunto il capo della Procura - ma ad oggi non abbiamo avuto risposta. Eppure nell'ultimo anno abbiamo pressoché dimezzato il numero dei procedimenti penali pendenti. Le indagini con modello 21, a carico di noti, vengono definiti in media in 173 giorni e quelli a carico di ignoti in 180, quando la legge ci concede fino ad un anno. E questo è merito di tutti i sostituti. Questa Procura, quindi, ha tempi di indagine abbastanza virtuosi. Qui, ho trovato una realtà dove la giustizia molto celere".

All'incontro con la stampa, con la quale si intende avviare un nuovo rapporto di collaborazione, nel rispetto delle rispettive competenze, hanno partecipato anche i sostituti procuratori Roberto Piscitello (ex Dda di Palermo), Maria Milia, Diego Sebastiani e Sara Varazi.

Asaro ha anche spiegato come è stato organizzato l'ufficio della Procura, con cinque aree specifiche relative a varie tipologie di reati ai quali sono stati assegnati i vari pm. E nel campo del Codice rosso, coordinato da Piscitello e del quale fanno parte quattro pm, che comunque si occupano anche di altro.

"Alle fasce deboli - ha detto Piscitello - è dedicato il 50% dell'ufficio e almeno un pm è sempre reperibile 24 ore su 24. I reati da Codice rosso, comunque, sono un fenomeno sociale, prima ancora che criminale". Sul fronte della criminalità economica, invece, il pm Milia ha evidenziato che "nonostante le difficoltà nell'emersione delle notizie di reato, si è riusciti ad avviare indagini su società e bancarotte, recuperando milioni di euro alle casse dello Stato".