Collocazione del relitto romano di Marausa. Ciminnisi: 'Rimanga a Misiliscemi'

La deputata M5S: "Generica l’indicazione dell’assessore Scarpinato sul luogo di musealizzazione del reperto"

Collocazione del relitto romano di Marausa. Ciminnisi: 'Rimanga a Misiliscemi'

Apprendiamo da una dichiarazione dell’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, che la nave oneraria “Marausa 2” verrà collocata con il suo carico in una ‘struttura museale attualmente in fase di individuazione nel territorio della provincia di Trapani’. Una indicazione davvero troppo generica e che non è certamente la risposta alla interrogazione, presentata dal M5S già nel luglio scorso, mai giunta ufficialmente. Un atto ispettivo, come molti altri, ancora inevaso da parte di questo Governo”.

Lo afferma Cristina Ciminnisi, deputata trapanese del M5S, e firmataria proprio della interrogazione sulla nave romana recuperata in questi giorni dal mare di Marausa.

Sappiamo anche che il reperto sarà ospitato al Baglio Anselmi di Marsala per il complesso recupero del fasciame e dei legni, ma – continua Ciminnisi – non vorremmo che questa collocazione, necessaria in questa fase, divenisse definitiva, tenuto conto che, l’ho già detto e lo ribadisco, ci sono voluti più di venti anni per indicare proprio nel Baglio Anselmi il luogo di musealizzazione della prima nave oneraria individuata nel mare di Marausa nel 1999. Nell’interrogazione senza risposta chiediamo anche quali progetti abbia l’assessorato per valorizzare compiutamente questo secondo reperto, tenuto conto che della prima nave il fasciame è a Marsala, mentre il carico di anfore è al Museo Pepoli di Trapani”.

Ci piacerebbe, e sarebbe opportuno, questa volta, che scafo e carico venissero esposti insieme e, magari, come aspira la comunità di Misiliscemi, proprio a Marausa, favorendo così la valorizzazione storica e culturale dei luoghi dei ritrovamenti, anche in una prospettiva di sviluppo turistico. Auspichiamo – conclude Ciminnisi – che il sindaco di Misiliscemi, si faccia carico di questa aspirazione dei suoi concittadini e avvii una interlocuzione con l’assessore regionale ai Beni Culturali perché, già durante le fasi di restauro della nave, si individui un luogo, si programmi e si progetti la sua musealizzazione nel territorio in cui è stata ritrovata”.