Erice, si contesta ancora il trasferimento dell’archivio di stato civile

Erice, si contesta ancora il trasferimento dell’archivio di stato civile

Torna alla carica l’associazione “Codici - Centro per i Diritti del Cittadino”, sul trasferimento dell’archivio di stato civile di Erice, a distanza di circa una settimana dalla prima richiesta di chiarimenti all’Amministrazione comunale.

Il cambiamento di sede, dagli uffici del Palazzo Municipale a quelli di piazza Pagoto a valle, ha acceso una polemica mediatica che non è stata risolta dagli immediati chiarimenti e rassicurazioni comunicati della sindaca Daniela Toscano.

Anzi, l’avvocato Vincenzo Maltese dell’associazione Codici, facendosi portavoce della protesta contro l’asserito svuotamento del palazzo comunale, si è rivolto alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, per chiedere conferma della propria tesi: «Lo spostamento, anche temporaneo dei beni culturali mobili, compresi gli archivi (storici e di deposito), le biblioteche, i singoli documenti e i beni librari di interesse culturale, è soggetto ad autorizzazione della Soprintendenza» aveva scritto Maltese in una nota diffusa lo scorso 23 marzo.

E la Soprintendenza ha risposto. “È giunta la nota a chiarimento che la delegazione territoriale dell’Associazione Codici - Centro per i Diritti del Cittadino, aveva inoltrato nei giorni scorsi alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali” è il nuovo intervento dell’avvocato Maltese: «È doveroso chiarire alla collettività e in particolare ai cittadini del Centro storico di Erice che ci avevano segnalato l’accaduto – scrive – che la risposta pervenuta appare inequivoca laddove viene specificato che “lo spostamento, anche temporaneo, dei beni culturali mobili, compresi gli archivi storici e dei deposito (ex art. 21 comma 1 lettera b, D.Lgs. n. 42/2004), così come lo spostamento di beni culturali, dipendente dal mutamento di dimora o di sede del detentore (comma 2), in questo caso il Comune di Erice, sono subordinati ad autorizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del tursimo - Direzione Generale degli Archivi e quindi preventivamente denunciato alla Soprintendenza Archivistica della Sicilia».

«Poiché la nota è stata inoltrata anche al Comune di Erice – conclude Vincenzo Maltese – invito la Sindaca di Erice ad essere consequenziale, uniformandosi al disposto normativo e alla nota ricevuta, comunicando quindi alla Soprintendenza (e se vorrà per conoscenza anche a noi) l’elenco di ciò che è stato trasmigrato presso gli uffici a valle, senza alcuna preventiva comunicazione. La nostra associazione di consumatori è, per definizione, portatrice di interessi diffusi e di tutela dei cittadini, seguirà pertanto nei prossimi giorni una nuova richiesta per verificare quanto sopra».