Acqua San Bernardo Cantù-Trapani Shark: la gara dei granata 

Le pagelle della partita, senza prendersi troppo sul serio 

Acqua San Bernardo Cantù-Trapani Shark: la gara dei granata 

Mancava una vittoria "pesante" e mancava una vittoria così. Dalla trasferta contro Cantù arrivano tante risposte sul campionato degli Shark. A metà dell'ultimo quarto, dopo che Cantù aveva messo il naso avanti, in pratica per la prima volta in tutta la partita, i due canestri da 3 di Imbrò, significano che questa squadra adesso sa dove andare quando la palla pesa mediamente di più (perché tutti i possessi al Pala Desio avevano un discreto peso), che questa squadra ha imparato la lezione dell'andata, quando invece si è squagliata davanti all'avversario più "scafato" e, che questa squadra, non è soltanto "bella", ma che sa anche "sporcarsi le mani" se serve. Se all'andata Trapani ha (forse) pagato dazio all'emozione per la sua prima contro una big, stavolta era Cantù ad essere "sotto pressione": per continuare a coltivare ambizioni di primo posto era necessario battere Trapani. Le condizioni sembravano esserci perché, a parte le precarie condizioni di Bucarelli, finalmente la squadra era al completo, proprio quando serviva. Ed invece, in una gara intensa, combattuta, sicuramente diversa dalla quasi totalità delle altre, è stata proprio Cantù a pagare maggiormente dazio e ne sono una prova le percentuali scadenti per alcuni dei suoi uomini migliori. Ma non si vincono per caso undici partite consecutive e quindici su sedici, soltanto perché l'avversario "sente la pressione", per cui tanti sono anche i meriti di Trapani che è stata sempre con la testa nella partita, lavorando su ogni azione, soprattutto difensiva, con tutti i proprio giocatori. In una gara così importante, tutti, ad eccezione di capitan Mollura, l'unico che ha pagato dazio alla tensione, sono andati a referto e queste, appunto, non sono cose che accadono per caso. 

Gli Shark sono oggi, indiscutibilmente, la squadra più forte della lega, ma vanno lasciati lavorare serenamente. Sostenuti, incoraggiati, sempre, ma i tifosi granata sotto questo punto di vista non hanno bisogno di lezioni da nessuno, né in casa, e ancora meno in trasferta, ma l'errore più grande sarebbe pensare che sia iniziata la discesa. Non è per niente così, perché ancora devono iniziare le salite decisive, perché la vera stagione inizierà, probabilmente, al termine del girone di ritorno. Fase ad orologio e, a seguire, playoff saranno un crescendo di tensione con partite che aumenteranno di "peso" ad ogni occasione, ma per il momento è difficile fare meglio di così. 

Torniamo, attraverso le pagelle, ancora una volta alla gara di sabato scorso:

Chris Horton: 6 pt in 27 min. Un fattore, soprattutto nella metà campo difensiva, ma senza dimenticare che, nel momento topico della gara, in attacco, apparecchia la tavola per Imbrò, spostando letteralmente gli avversari che restano piantati sui suoi blocchi. Enorme. Voto 7,5

Andrea Renzi: 2 pt in 6 min. Contributo importante anche il suo, sebbene stavolta coach Parente gli concede qualche minuto in meno rispetto alla media delle ultime gare. Ma questo non fa altro che aumentare il valore dei suoi minuti in campo. Voto 6,5

J.D. Notae: 16 pt in 29 min. Va a sprazzi, ma quando si accende è abbagliante. A queste latitudini sono abituati a riconoscere il talento e J.D. lo ricorderanno certamente a lungo. All'intervallo è già in doppia cifra, ma è l'inizio del terzo quarto il suo momento migliore. Poi si mette al servizio della squadra e fa bene. Voto 7

Fabio Mian: 11 pt in 28 min. Mette tre bombe pesantissime e ne sbaglia un paio che meritavano miglior sorte. Ma non ci sono forzature ed è questa la cosa più importante, così come la sua partecipazione nel conservare, con la difesa, quello che, in alcuni momenti della gara, non arrivava dall'attacco. Voto 7

Marco Mollura: 0 pt in 2 min. Sicuramente il capitano, a questo giro, si fa tradire dall'emozione o dal nervosismo. Più falli che minuti, con anche un tecnico, ne sono la prova. Diciamo che i suoi compagni lavorano anche per lui. S.V. (come quando a scuola il prof. preferisce metterti l'impreparazione piuttosto che un brutto voto)

Yancarlos Rodriguez: 8 pt in 14 min. I suoi minuti sono pesantissimi. I tre liberi nel finale del primo quarto ne sono la prova più tangibile. Prezioso. Voto 7

Pierpaolo Marini: 7 pt in 22. Partite come quella di sabato sembrano essere le "sue partite". L'energia che scarica sul parquet è stordente per gli avversari. Quando decide di attaccare il ferro c'è solo un modo di fermarlo, con le cattive (7 i falli subiti). Determinato e determinante. Voto 7

Matteo Imbrò: 16 pt in 27 min. "Mr. Cojones" così lo hanno battezzato i cronisti di casa. Se la palla "pesa" nessun problema, ci pensa Matteo. Ma sarebbe riduttivo pensare che la sua partita sia "soltanto" quelle due clamorose triple. "Corazon e cojones", anche se noi preferiamo la versione più indigena... Voto 8

Rei Pullazi: 3 pt in 19. Partita di (tanto) lavoro oscuro, soprattutto nella metà campo di Trapani. Ne sono una prova i tanti minuti che coach Parente gli concede. Una tripla per marchiare, anche lui, questa vittoria. Voto 6,5

Joseph Yantchoue Mobio: 2 pt in 26 min. Il suo unico canestro lo segna nel momento in cui Trapani piazza lo strappo decisivo, dopo le due triple di Imbrò. Ma prima di ciò aveva fatto migliaia di cose che sul tabellino non ci vanno. E la sua presenza in campo è sempre più un problema... per gli avversari. Voto 7

Fabrizio Pugliatti: n.e.

Daniele Parente: stavolta ha fatto fatica nel post gara a nascondere la sua soddisfazione per questa vittoria. Ma ci sta. Guai non fosse così. Voleva una partita punto a punto, per pesare i suoi e, perché no, per pesarsi anche lui. Nel momento migliore di Cantù, forse poteva bloccarne la rimonta con un timeout, ma chissà, magari i padroni di casa si sarebbero organizzati ancora meglio e, visto come è andata poi a finire, ha sicuramente avuto ragione lui. Come spesso accade. Non è stata una partita senza errori, ma è stata una partita nella quale si è andati oltre l'errore, lavorando di squadra. La strada è lunga, ma in questo momento non potrebbe andare meglio. Voto 7,5