Trapani Shark - Urania Milano: la gara dei granata

Le pagelle della partita, senza prendersi troppo sul serio

Trapani Shark - Urania Milano: la gara dei granata

Gli Shark si abbattono anche contro Milano. Terza gara in otto giorni e terza avversaria spazzata via. +26 contro Vigevano, +11 a Monferrato e +21 contro Milano. Un +58 complessivo che ha confermato i granata miglior attacco e che li ha portati ad essere anche la miglior difesa. La terza partita in una settimana nasconde, quasi sempre, delle insidie, soprattutto dal punto di vista della tenuta fisica, ma questo non sembra riguardare i granata. Un approccio devastante nel primo quarto, come contro Vigevano e Monferrato, consente a coach Parente di gestire al meglio il resto della gara, dando spazio a tutti e coinvolgendo tutti. Ma significa soprattutto che i suoi ragazzi sono “perfettamente collegati” rispetto a quello che deve essere l’obiettivo. Abbiamo da poco superato un terzo del campionato, verranno momenti complicati, ma intanto godiamoci questi, che sono assolutamente esaltanti.  

Queste le pagelle della gara di domenica:

Chris Horton: 18 pt in 21 min. Adesso veramente iniziano a scarseggiare gli aggettivi per descrivere le sue prestazioni, per cui utilizziamo quello più ricorrente: DOMINANTE!! Il suo impatto nel primo quarto è devastante, su entrambi i lati del campo. E sembra ancora averne. Voto 8

Andrea Renzi: 9 pt in 19 min. Stabile verso l’alto, nel solco delle ultime gare giocate. Cambia stabilmente Horton, tiene senza problemi il campo. E continua a far male alle difese avversarie. Voto 6.5

D. Notae: 16 pt in 23 min. Ancora una partita apparentemente normale, ma anche il suo primo quarto è devastante, soprattutto in difesa. Si diverte anche a mandare a bersaglio i compagni assistendoli per 5 volte. Voto 7

Fabio Mian: 5 pt in 17 min. Un’altra gara nella quale si innervosisce presto per via dei falli. Partita senza infamia e senza lode, solo che in questa squadra sembra che sia una cosa negativa. Voto 6

Marco Mollura: 5 pt in 14 min. Anche per lui vale più o meno il discorso fatto per Mian. Normale amministrazione. Voto 6

Yancarlos Rodriguez: 10 pt in 20 min. Ottimo nella seconda parte di gara. Sembra quasi divertirsi ad andare a canestro o a servire i compagni. Voto 6,5

Pierpaolo Marini: 10 pt in 19 min. Ogni volta che parte per attaccare il ferro è devastante. Scarica energia pura sul parquet e si diverte a far segnare anche i compagni. Il tabellino non gli rende onore. Voto 7

Matteo Imbrò: 13 pt in 21 min. Tabellino immacolato riempito dando l’impressione di essere a passeggio per scegliere i regali di Natale. 1/1 da due, 3/3 da tre, 2/2 dalla lunetta, 4 assist, unica nota stonata le 3 palle perse, ma si tratta di trovare il pelo nell’uovo. Voto 7,5

Rei Pullazi: 11 pt in 20 min. Tra andata e ritorno, contro la sua ex squadra, disputa due buonissime partite. All’andate il suo marchio fu più netto, segnando il canestro decisivo, ma anche stavolta fa il suo. Gioca ormai stabilmente nel suo ruolo naturale e questo, probabilmente, gli dà maggiore serenità. Voto 6,5

Veljko Dancetovic: 0 pt in 2 min: avrebbe l’occasione per timbrare anche lui il tabellino, ma da sotto canestro, solo, si fa tradire dall’emozione. Peccato, ma non cambia nulla. S.V.

Joseph Yantchoue Mobio: 3 pt in 18 min. Ecco un altro il cui tabellino non spiega nulla della partita. Ogni volta che gli avversari passano dalle sue parti tornano indietro, perché non è aria. Un paio dei suoi 4 assist meriterebbero di finire nella top-ten di settimana. Inquietante (per gli avversari). Voto 6,5

Fabrizio Pugliatti: 4 pt in 6 min. Un’altra occasione sfruttata. Le partite “tranquille” per lui sono occasioni di trovare spazio e minuti, ma la cosa importante resta sempre sfruttarli al meglio e anche stavolta lo ha fatto. Una tripla, un libero, ci sarebbe stato anche un assist illuminante per l’altro baldo giovine che però si è fatto tradire dall’emozione. Avanti così. Voto 6

Daniele Parente: un’altra “partita perfetta”. Uomini, minuti, falli, gestiti alla perfezione e la terza vittoria in otto giorni è cosa fatta. Che è anche la 14^ vittoria, la 9^ consecutiva. Nel dopo gara fa, giustamente, il pompiere ma non nasconde la sua soddisfazione per il modo in cui sta guidando questa Ferrari (anche se forse sarebbe meglio dire questa Red Bull). La stagione è ancora lunga, ma intanto, per adesso, è un gran bel vedere. Voto 7,5