Il Sindaco Forgione perde la maggioranza, nei vertici addirittura: hanno scelto infatti di dichiararsi indipendente il presidente dl consiglio comunale, Emanuela Serra, il vicepresidente Antnella Armetta e il capogruppo di Vivere le Egadi, Giuseppe Bannino. I tre hanno costituito un gruppo consliare a se stante che, verosimilmente, sembra potersi schierare all'opposizione della giunta e del primo cittadino.

Alla base di questa decisione c'è, soprattutto, la questione relativa alla variante per il resort denominato Egadi Factory. I consiglieri non erano d'accordo all'approvazione di questa variante discussa nel mese di luglio scorso tant'è che l'atto non venne approvato. Il TAR Sicilia, però, su ricorso della proprietà del resort ha decretato di rinviare ancora una volta al consiglio comunale la discussione sulla variante. L'amministrazione non si costituì avverso il ricorso presentato dal gruppo imprenditoriale Gandolfo e da lì nacquero le incomprensione e le controversie con i tre consiglieri che ieri hanno, dopo diversi mesi di discussioni interne e di riflessioni, deciso di abbandonare il sindaco al suo destino.

A latere dei malumori ci sarebbero anche le questioni legate ai fondi per il PNRR. DI fatto, comunque, da ieri il sindaco Forgione non ha più una maggioranza solida sulla quale contare avendo, in aula, sotlanto tre consiglieri dalla sua parte.

Ieri, comunque, nel prosieguo dei lavori consiliari il Consiglio comunale ha approvato con sei voti a favore, tre contrari e un astenuto, il Documento Unico di Programmazione triennale 2024-2026. Lo strumento finanziario, che conferma la solidità economica dell’Ente, prevede opere pubbliche che cambieranno il volto delle tre isole con un miglioramento della qualità della vita: dalla realizzazione dei depuratori al rifacimento della rete idrica, dall’illuminazione pubblica a interventi nelle scuole.