Paceco: "Se questo è un sindaco"

Lettera di fuoco contro il primo cittadino Scarcella dopo l'abbattimento del pino di via Toselli

Paceco:

Si torna a parlare dell’abbattimento dell’albero di via Toselli, a Paceco. E lo si fa con una lunga lettera che i quattro firmatari della missiva Antonio Pellegrino (Italia Nostra), Giovanni Ingrassia (Koinè della collina), Elena Lombardo (Erytrhos) e Enrico Genovese (Oasi zen) hanno affidato alla stampa. Sul banco degli imputati, ancora una volta, il sindaco Scarcella ed il suo “atto di arroganza”.

Di seguito la nota che riportiamo integralmente.

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L’abbattimento del pino di via Toselli è un atto di arroganza del sindaco Scarcella. Il pino, come evidenziato dalla relazione del prof. Raimondo, aveva bisogno di una aiuola più ampia e di essere potato ma non era affatto necessario abbatterlo. L’avvocato Scarcella però ha voluto una controperizia che giustificasse la sua decisione di abbattere il pino. E così il perito incaricato dal sindaco ha sentenziato che il pino si doveva abbattere perché sarebbe classificabile fra gli alberi con “pericolosità estrema”. Ancor prima di conoscere l’esito di tale perizia avevamo fatto notare al sindaco che “indipendentemente dalle conclusioni” avremmo ottenuto un altro giudizio soggettivo “analogo a quello già autorevolmente espresso dal prof. Francesco Raimondo”. Pertanto, per fugare ogni dubbio sulla stabilità dell’albero, avevamo proposto di eseguire, a spese delle associazioni, la prova di trazione controllata che non è un parere ma una prova oggettiva; scrivevamo, infatti, che è “l’unica verifica scientificamente fondata e risolutiva per determinare la propensione al ribaltamento dei pini”. Alcuni esponenti delle associazioni, in due momenti successivi, prima di formalizzare per iscritto la proposta, avrebbero voluto illustrarla verbalmente al sindaco che però, incredibilmente, non ha voluto fissare alcun appuntamento per incontrarci. Ci aspettavamo che il sindaco ci avrebbe ricevuti, avrebbe ascoltato la nostra proposta e collaborato alla esecuzione della prova di trazione il cui esito, positivo o negativo, avrebbe garantito sulla sicurezza e tranquillizzato tutti. Ma non siamo stati degnati di alcuna risposta. Segnaliamo inoltre che nella relazione del perito del sindaco, oltre alla conclusione non condivisibile, è scritto che il pino avrebbe una età di 40-50 anni e una inclinazione di 20-25 gradi. Noi sappiamo che la villa, della quale il pino faceva parte, è stata impiantata negli anni ’30 e, inoltre, abbiamo alcune foto degli anni ’60 dalle quali si evince che esso, allora, era già adulto e quindi il pino aveva circa 90 anni. Per quanto riguarda l'inclinazione noi l'abbiamo misurata e affermiamo con certezza che l'inclinazione era di circa 9 gradi. Segnaliamo anche che l'avvocato Scarcella avrebbe dovuto sapere che il pino comunque non poteva essere abbattuto nel periodo delle nidificazioni.

                                                                         Antonio Pellegrino (Italia Nostra)

                                                                      Giovanni Ingrassia (Koinè della collina)

                                                                               Elena Lombardo (Erytrhos)

                                                                               Enrico Genovese (Oasi zen)