Ma(d)re Mediterraneo: un festival con protagoniste le donne

Sei giorni di musica, parole, ricordi e viaggi

Ma(d)re Mediterraneo: un festival con protagoniste le donne

E’ previsto per mercoledì 8 settembre 2021 l’inizio della prima edizione del festival delle identità femminili, che rientra nel più ampio progetto “Trapani è donna”. Uno strumento di democrazia partecipata che mira a promuovere progetti di valorizzazione delle donne in ogni campo, ha ribadito questa mattina l’amministrazione comunale, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sala Sodano di palazzo d’Alì.

"Ma(d)re mediterraneo" è il nome del festival, che nasce dalla visione della città di Trapani, come spiegano l’assessora alla Cultura Rosalia D’Alì e l’assessora alle Pari Opportunità Andreana Patti: “Protesa nel Mediterraneo, la città di Trapani non rappresenta un luogo di solo passaggio, ma è anche una terra di approdo. Dal mare dell’accoglienza, inteso come madre e culla di culture e civiltà comune ai popoli”. Un gioco di parole quasi routinario. Eppure c’è qualcosa che non quadra. L’accoglienza non è una prerogativa della madre. E spesso non è neppure la caratteristica primaria di questi mari, di queste terre.

Un Festival non di donne ma sulle donne”, come specifica l’organizzazione chiamate a raccontarsi con i linguaggi propri degli ambiti culturali in cui operano. Per esser protagoniste nella vita sociale, economia e culturale della città, della stessa ma(d)re che talvolta non è stata in grado di tenere a sé queste figlie, ed oggi alcune le accoglie, sí, ma come ospiti. Il fil rouge di questa prima edizione, quindi, è il viaggio “inteso come uno spostamento fisico da un posto all’altro anche di persone che si sono spostate nel Mediterraneo e sono approdate a Trapani, ma viaggio anche della mente che si traduce in una accelerazione del pensiero per scoprire destinazioni inesplorate, come una valigia piena di parole, di idee, di sentimenti - dichiara Mariza D'Anna, direttore artistico del Festival -. Come ha fatto Penelope - continua -, totem di un viaggio in cui conta un ritorno. Penelope viaggia pur restando ferma e la sua resistenza è il vero movente che riempie il suo tempo”.

Musica, parole e memoria sono le coordinate del “viaggio” che fino al 16 settembre si terrà in alcuni dei luoghi più suggestivi della città come la Casina delle Palme, il Chiostro di San Domenico ed il teatro Di Stefano alla Villa Margherita. La sessione Memorie è dedicata ad una donna trapanese, Carla Accardi (Trapani 1924 – Roma 2014), che ha lasciato la propria terra d'origine per affermarsi nel palcoscenico nazionale. Una donna che non va dimenticata, figura di valore nonché una delle prime artiste italiane ad aver ottenuto riconoscimenti sulla scena mondiale. La prima edizione del Festival è dedicata alle donne Afghane e a tutte le donne private delle libertà e di ogni diritto

Tutto sommato ci sembra un viaggio che merita di esser intrapreso, con partecipazione. “Partire”, “Esplorare”, “Conoscere” per poter ampliare le prospettiva. È un viaggio da cui vorremmo di più. E lo vorremmo a nessun titolo particolare, se non quello di una qualsiasi donna che vorrebbe che cambiasse qualcosa per poter diventare artefici di un cambiamento culturale e sociale, che forse non potrà risolvere i grandi problemi di tutte le donne del mondo, ma potrà rendere migliori noi e, di riflesso, coloro con cui interagiamo quotidianamente. Ed è in questa direzione che ci auguriamo di essere sempre più numerosi, non solo durante la passerella del festival.