Assolti gli imputati del processo Airgest: “Il fatto non costituisce reato”
Si è chiuso con un’assoluzione piena per tutti gli imputati il processo Airgest, noto come “Castiglione + 14”, presso il tribunale di Trapani. Dopo sei anni, la sentenza ha posto fine a una vicenda giudiziaria che aveva coinvolto diversi amministratori della società che gestisce l’aeroporto di Trapani-Birgi.
Tra gli imputati figuravano nomi di rilievo come i presidenti Salvatore Ombra, Salvatore Castiglione e Franco Candido Giudice, i vicepresidenti Paolo Angius e Fabrizio Bignardelli, i direttori generali Giuseppe Russo e Giancarlo Guarrera, oltre all’amministratore delegato Vittorio Fanti.
Le accuse iniziali riguardavano il reato di peculato, poi riqualificato in “indebita destinazione di denaro o cose mobili”. La vicenda, risalente al 2018, ruotava attorno all’uso di circa 18 milioni di euro provenienti dalla tassa comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri. Secondo l’accusa, tali fondi, destinati all’Inps per il fondo speciale del personale del trasporto aereo, sarebbero stati invece utilizzati per tamponare le difficoltà finanziarie di Airgest.
Tuttavia, già durante il processo, il pubblico ministero Antonella Trainito aveva evidenziato l’assenza di elementi per sostenere l’accusa, riformulata sulla base del nuovo articolo 314 bis del Codice penale introdotto dalla recente riforma Nordio. La sentenza, pronunciata nei giorni scorsi, ha escluso qualsiasi responsabilità penale per gli imputati.
Le motivazioni del giudizio saranno depositate entro novanta giorni.
Redazione
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