Crisi dentro l'Unione Maestranze di Trapani, parla Lantillo
Intervista al Presidente sul presente e sul futuro della processione dei Misteri
Presidente Lantillo, che succede nell'Unione delle Maestranze di Trapani? Dopo le note vicende che hanno portato al recesso del Gruppo del Popolo, sembrava che le polemiche intorno all’Unione si fossero placate e che si andava verso un periodo di gestione tranquilla. Invece i fatti di questi giorni ci restituiscono un’immagine profondamente lacerata. Cosa c’è di nuovo?
"Di nuovo c'è che Leo Buscaino ricopre la carica di Vice presidente in luogo del precedente architetto D'Aleo. Una famiglia si compone di regole, le continue trasgressioni di queste non possono che condurre a reazioni, ma sempre nell'ambito di regole ben precise. Non possiamo tollerare che ci siano soggetti che hanno una visione proprietaria della processione. Questa appartiene al popolo trapanese, non ad alcune persone".
Decisione, la sua, che mi risulta abbia provocato reazioni anche dure. Credo che anche Lei sia al corrente delle voci di una possibile raccolta di firme con la quale alcuni gruppi chiedono la convocazione di un’assemblea per destituirla, che ci dice al riguardo?
"Ne ho sentito parlare, ma non in questi termini. So di una richiesta di chiarimenti intorno alla rimozione del D'Aleo, cosa che in ogni caso avrei fatto in autonomia dal momento che ho rispetto per ogni singolo associato e questi hanno diritto di sapere. Ad ogni buon conto il mio mandato è triennale e, per tornare alle regole, non è prevista la revoca del mandato da parte dell'assemblea, specie se a difesa di un singolo".
Presidente Lantillo, dica la verità, lei ha preso questa decisione perchè gliel'ha chiesto il Vescovo Fragnelli. Così, almeno, mi è sembrato di capire che si dica in giro. Cosa c’è di vero intorno alle voci che la riguardano e che vorrebbero che lei sia influenzato fortemente dal Vescovo e dai consoli più in vista del Gruppo del Popolo?
"Nulla di vero. Con Sua Eccellenza ho un ottimo rapporto e rispetto i ruoli di ognuno. Ci confrontiamo spesso perchè Monsignor Fragnelli ha grande capacità di ascolto e riesce a fornire soluzioni adeguate. Per quanto riguarda il Popolo ho ottimi rapporti con i singoli ma nessuna contiguità. Questo sia chiaro a tutti".
Questo momento di contrapposizione può rientrare? E come?
Massoneria e Misteri, per alcuni un binomio inscindibile, ma sembra che per lei non sia così. E’ vero che state apportando una clausola statutaria grazie alla quale chi aderisce alle Logge massoniche non potrà fare parte dell’assemblea dell’Unione e nemmeno, a maggior ragione assurgere a ruoli apicali?
"E' al momento una proposta. Pur avendo rispetto per le idee di ciascuno, non posso non notare che un vero massone non possa manifestare interesse verso una processione che esprime sentimenti religiosi in special modo cattolici. In alcuni casi le scelte devono essere nette, marcate da coerenza, specie sul tema degli ideali. Non nascondo che in cuor mio vedo tale clausola come un'affermazione del credo religioso cristiano al quale sono profondamente legato".
Come immagina la Processione degli anni a venire?
"Vorrei che fosse più partecipata e sentita, sentita come tutti professiamo salvo poi essere smentiti dai fatti. Le belle parole spesso nascondono cattive intenzioni. Quando queste saranno estirpate avremo una grande processione, quella che i trapanesi meritano e per la quale lavoriamo costantemente".