Sequestrato il solarium in costruzione a Levanzo

La Capitaneria di Porto di Trapani avrebbe riscontrato alcune anomalie

Sequestrato il solarium in costruzione a Levanzo

Sigilli al solarium in costruzione nel porto di Levanzo. La capitaneria di porto di Trapani ha sequestrato la struttura in ferro, non ancora completata e di proprietà della Ma.ce.tra spa dell'ex deputato regionale di Forza Italia, Giuseppe Maurici.

 "Ci sono delle anomalie - dicono dalla Capitaneria  - verificheremo con la magistratura tutti i documenti e le autorizzazioni concesse in questi anni per costruire la struttura".

La piattaforma era stata già autorizzata dal demanio marittimo nel 2020 con una superficie concessa di 810 metri quadri in totale. L'imprenditore aveva ottenuto anche le autorizzazioni della Sovrintendenza ai beni culturali e del Comune di Favignana che ha autorizzato i lavori. 

“È nostra intenzione - dichiara il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione -  comprendere come sia possibile che questa struttura, in un’area demaniale, e non comunale, di massimo rispetto abbia avuto tutti i pareri favorevoli, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali all’Arpa, dalla Capitaneria di porto al Genio Civile.

Allo stesso tempo - prosegue il primo cittadino -  vogliamo comprendere le ragioni dell’assenza del Comune di Favignana alle Conferenze di servizio trasformatasi, con il silenzio assenso, in un parere favorevole. Ho già chiesto al nuovo responsabile dello Sportello unico delle attività produttive di ricostruire l’iter, per quanto di competenza degli uffici comunali, che ha condotto al decreto di autorizzazione della Regione Siciliana del 21 luglio del 2020.

Tutta la documentazione disponibile negli uffici comunali, fino all’autorizzazione dei lavori, datata sabato 7 gennaio 2022, sarà messa a disposizione delle Autorità preposte per fare luce su questa vicenda. Per quanto di nostra competenza - conclude Forgione -  abbiamo dato impulso all’approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo che era fermo da anni. Abbiamo adeguato le cartografie alle nuove normative e le abbiamo inviate alla Regione Siciliana affinché le Egadi abbiano uno strumento irrinunciabile per la tutela delle coste e dell’ambiente”.