Le dichiarazioni di Enrico Rizzi sulla sua condanna

L’animalista è stato condannato a venti giorni di reclusione

Le dichiarazioni di Enrico Rizzi sulla sua condanna

Così commenta la condanna a venti giorni di reclusione, comminatagli ieri, l'animalista trapanese Enrico Rizzi: "Nel 2017 mi occupai di un povero cane tenuto sotto il sole cocente in piena estate ad Erice, per il quale avevo richiesto l’intervento della polizia locale, che, giunta sul posto non ha comunque proceduto al sequestro dello stesso. Il vigile urbano che era intervenuto mi ha denunciato per diffamazione per un mio post qui su Facebook. Ma non solo, ha querelato anche il mio avvocato. La Procura chiese immediatamente l’archiviazione, riconoscendo il fatto che non avessi offeso nessuno, bensì criticato l’operato dell’agente; quest’ultimo si è opposto e si è aperto il processo a carico mio e del mio avvocato. 

Il processo si è concluso oggi con la sentenza di condanna nei miei confronti e di assoluzione per il mio avvocato. Aspetterò le motivazioni del provvedimento, ma già il fatto che si tratti di posizioni identiche che hanno portato a pronunce opposte, lascia riflettere. Ovviamente con i miei avvocati proporrò appello, nel pieno rispetto che ho sempre nutrito e sempre nutrirò per la magistratura, ma non posso di certo tacere davanti ad una condanna per fatti diffamatori che non ho mai commesso.Criticare l’operato di una forza di polizia non può e non deve mai essere considerato un reato".