Sanita` e ricerca: a Trapani un’alleanza per il futuro della cura dell’autismo e dei disturbi del comportamento alimentare (VIDEO)
L’innovazione scientifica si intreccia con la pratica clinica in un ambizioso progetto che vede protagonisti l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Un’intesa destinata a lasciare il segno, che mira a trasformare l’approccio alla cura dell’autismo e dei disturbi del comportamento alimentare attraverso metodologie d’avanguardia e tecnologie emergenti.
L’accordo, della durata triennale, si propone di coniugare il rigore della ricerca con le esigenze della medicina territoriale, affinchè le più recenti scoperte scientifiche si traducano in soluzioni concrete per i pazienti e le loro famiglie.
I dettagli dell’accordo nato circa un anno fa, sono stati definiti stamattina durante una conferenza stampa nella sede dell’Asp di Trapani.
Fiore all’occhiello della collaborazione è AREA, un progetto dedicato ai disturbi dello spettro autistico che, attraverso un potenziamento delle risorse e una diffusione più capillare sul territorio, punta a migliorare il supporto offerto ai pazienti. Un’equipe di specialisti in neuropsichiatria infantile, terapia occupazionale e riabilitazione lavorerà in stretta sinergia per garantire un’assistenza altamente qualificata, fondata sulle più recenti acquisizioni scientifiche.
Al contempo, prende forma Arcadia, un programma innovativo per affrontare la crescente diffusione dei disturbi del comportamento alimentare, patologie sempre più diffuse e con un’età di esordio in costante diminuzione. Non si tratta soltanto di una presa in carico clinica, ma di un vero e proprio laboratorio di sperimentazione tecnologica: l’ASP di Trapani sarà`, infatti, la prima in Sicilia ad adottare la realtà virtuale come strumento terapeutico, aprendo nuove prospettive nel trattamento e nella riabilitazione dei pazienti.
La collaborazione con il CNR prevede inoltre l’adozione di soluzioni di telemedicina e tecnologie digitali, che renderanno la diagnosi e il monitoraggio più tempestivi ed efficaci. L’innovazione, tuttavia, non si ferma agli strumenti, ma investe anche le risorse umane: nasce così il progetto del “compagno adulto”, una figura di riferimento per le persone autistiche che, nel tempo, potrebbero trovarsi prive del supporto familiare. Un’iniziativa che mira a costruire un tessuto sociale più solido e inclusivo, attraverso la formazione di professionisti, volontari e familiari capaci di garantire una presenza costante e qualificata.
I progressi di questa collaborazione saranno presentati sabato 1° marzo al Museo Pepoli di Trapani, in un incontro pubblico durante il quale esperti dell’ASP e del CNR illustreranno le prospettive aperte da questa sinergia tra scienza e assistenza sanitaria.
“L’obiettivo non è limitarsi a una sperimentazione temporanea, ma costruire un modello solido e replicabile”, ha dichiarato Ferdinando Croce, direttore generale dell’ASP di Trapani, evidenziando la volontà di rendere questa iniziativa un punto di riferimento duraturo per il territorio. A fargli eco, Giovanni Pioggia, referente del CNR, che ha definito questa alleanza “un esempio virtuoso di integrazione tra ricerca e sanità pubblica”.
Se l’ambizioso progetto darà i frutti sperati, Trapani potrebbe diventare un laboratorio di innovazione in grado di ridefinire gli standard dell’assistenza sanitaria, dimostrando come la scienza possa essere il motore di un cambiamento concreto e tangibile per la comunità
“Un sentiero di grandissima qualità” è stato definito questa mattina in conferenza stampa quello intrapreso tra l’azienda sanitaria trapanese e il CNR. “Stiamo sviluppando a Trapani lo stesso progetto su cui si sta lavorando in California”.
Ma ascoltiamo il direttore generale dell’Asp, Ferdinando Croce.