Trapani, possibile soppressione della Corte Tributaria. Spina: 'Un grave rischio per i cittadini'
Trapani rischia di perdere la propria sede di Corte di Giustizia Tributaria. Nel piano del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e` previsto, ad oggi, l’accorpamento a Palermo.
La Corte di Trapani e` l’unico organo giudiziario operante a livello provinciale e la sua soppressione appare illogica e penalizzante per il capoluogo siciliano.
Una decisione che, a detta dell’Avvocato tributarista Francesco Spina, andra` a pregiudicare notevolmente le garanzie dei contribuenti e che non tiene conto di criteri oggettivi legati alla popolazione, al numero di imprese e all’importanza economica del territorio.
Secondo Spina, se tale misure venisse attuata, si creerebbero enormi difficolta` per i cittadini e gli avvocati del territorio, costretti a sostenere costi elevati per le trasferte e con tempi di giustizia ancora piu` dilatati. Il provvedimento in discussione sta suscitando forti perplessita` tra i professionisti del settore, che temono un indebolimento della giustizia tributaria locale e un aggravio per cittadini e imprese. Il trasferimento delle competenze a Palermo potrebbe allungare i tempi della giustizia fiscale e complicare il lavoro di consulenti e avvocati tributaristi che operano nel territorio trapanese.
In ragione di tale paventato “taglio” della giustizia, in data 21.02.2025 il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trapani, riunitosi in seduta ordinaria presso il Palazzo di Giustizia ha deliberato di mantenere lo stato di agitazione dell’Avvocatura trapanese, minacciando l’astensione dalle udienze civili, penali e tributarie come forma di protesta per sollecitare una risposta immediata da parte delle Istituzioni.

Redazione
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