Sequestrati i beni di Carmelo Salerno, ritenuto uno degli esponenti di Cosa Nostra a Paceco
L'uomo è rimasto coinvolto in diverse operazioni antimafia, tra cui Scrigno ed Hesperia
Sequestro di beni nei confronti di Carmelo Salerno, considerato uno degli esponenti della famiglia mafiosa di Paceco. Il provvedimento, emesso dal Gip presso il tribunale del capoluogo, è stato eseguito dai carabinieri del Comando Provinciale di Trapani.
Salerno, già condannato a dodici anni per concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Scrigno", nel 2022 è rimasto coinvolto nell'operazione "Hesperia".
I sigilli sono stati apposti ad un negozio di frutta e verdura, che insiste a Paceco, riconducibile a Salerno ma intestato ai suoi parenti per cercare di eludere i controlli patrimoniali.
Nel corso dell’indagine è emerso come la prioprietaria dell'attività, almeno sulla carta, in realtà da anni è residente in un'altra città e completamente disinteressata all'andamento della stessa.
Carmelo Salerno, assieme ai suoi familiari è accusato di trasferimento fraudolento di valori in concorso e di autoriciclaggio.
Durante le operazioni di sequestro, che hanno interessato il negozio di frutta e verdura, con un valore di affari annuo di oltre trecento mila euro, sono state anche contestate da parte dei militari del Nucleo Ispettorato di Lavoro di Trapani, sanzioni amministrative per un totale di oltre ottomila euro. All'interno dell'attività è stata infatti accertata la presenza di un lavoratore non regolarmente assunto.
Redazione
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