Ancora fiamme nella riserva delle saline di Trapani e Paceco. Tre i roghi divampati ieri lungo il litorale di Nubia.
Il primo incendio è divampato in mattinata. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Un secondo rogo si è poi sviluppato attorno alle 14,30. Infine un terzo rogo attorno alle 18,00.
A rendere complicate le operazioni di spegnimento, il forte vento di scirocco che ha favorito l'avanzare delle fiamme. Sul posto, oltre i Vigili del Fuoco e il personale del WWF, anche i volontari dell'associazione Humanitas Trapani. Intervenuti anche i Vigili Urbani e i Carabinieri.
Sono sette gli incendi che hanno interessato la riserva delle saline nel giro di appena quattro giorni. Una situazione che preoccupa il WWF ente gestore del sito.
"Siamo abituati a vedere nei mesi estivi le variopinte vasche di salina con i colori che degradano dal bianco all'azzurro, passando per il rosa, siamo abituati a passeggiare lungo le vasche di salina ammirando la presenza di centinaia di uccelli, come i fenicotteri rosa che in queste ultime settimane, incuranti dell'uomo, hanno affollano le vasche intenti a mangiare - sottolinea in un lungo post, pubblicato sulla pagina Facebook del WWF la direttrice della Riserva, Silvana Piacentino - uno spettacolo straordinario a cui assistono giornalmente centinaia di visitatori, fotografi e tanta gente del posto oramai abituata alla loro presenza".
"Tutto ciò non era scontato - prosegue Piacentino - si è realizzato negli anni attraverso la gestione di questo patrimonio ambientale, riconosciuto una zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar. Per questo è ancora più difficile trovare una motivazione sul perché da giorni i criminali del cerino, approfittando delle temperature e dei venti, continuano a bruciare aree della Riserva".
"La Riserva Naturale - sottolinea ancora la direttrice della Riserva - in questi giorni è chiaramente preda di azioni scellerate da parte di criminali che distruggono un patrimonio di immenso valore per la collettività tutta. Non basta, anche se fondamentale, dinanzi a tali azioni, contrastarle solamente con interventi di prevenzione, che pure vengono eseguiti dallo stesso Ente Gestore della Riserva nelle aree più a rischio, ma occorre rafforzare le attività investigative sia per prevenire i rischi che per accertare le responsabilità, quindi pene più severe per i responsabili.
Serve anche l'impiego di strumenti e tecnologie che consentano il monitoraggio del territorio, come sistemi di videosorveglianza e non ultimo è fondamentale anche una presa di coscienza da parte della popolazione locale con responsabilizzazione e coinvolgimento dei cittadini".
La direttrice della Riserva Silvana Piacentino ha contattato la Prefettura per chiedere maggiori controlli nel perimetro dell’area protetta che si estende per oltre mille ettari tra i territori di Paceco, Trapani e Misiliscemi.
Questa notte, invece, un incendio ha bruciato la zona di Scopello, il caratteristico borgo turistico di Castellammare del Golfo. L’incendio è stato domato intorno alle 4, ma ad andare distrutta è stata parecchia vegetazione, alcune case sono state minacciate, ma si sono evitati danni.