I sessanta volti di Amnesty International

Una vita salvata per ogni anno di attività. A Trapani la mostra dell'artista Gianluca Costantini

I sessanta volti di Amnesty International

Peter Benenson, Franca Viola, Martin Luther King, Muhammad Alì, Nelson Mandela, Malala Yousafzai sono solo alcuni dei nomi di uomini e donne che Amnesty International ha salvato dal carcere o che hanno lasciato un segno nella storia dei diritti umani, selezionati per raccontare la storia dei diritti umani attraverso le persone.

Da oggi, fino al 5 settembre, a Trapani, a Palazzo Cavaretta, dalle 19.30 alle 22.30, sessanta volti per i 60 anni del movimento amnestiano. Una raccolta di ritratti, uno per ogni anno, realizzati dall’artista Gianluca Costantini, da anni vicino all’organizzazione nella lotta contro gli abusi e le violazioni. L’evento fortemente voluto degli attivisti e coadiuvato durante l’esposizione dagli stessi volontari del gruppo Italia 295 Amnesty international si svolgerà nel rispetto delle norme ed ordinanze anti-covid. 

Così la responsabile del gruppo di Trapani, Debora Oddo: “Come affermò uno dei protagonisti della nostra mostra, Martin Luther King Jr.: ‘L'ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque’. È proprio questo per cui Amnesty International lotta fin dal 1961: per la difesa dei diritti umani, di cui uno dei fulcri è proprio la sensibilizzazione del territorio. Con questa mostra, il nostro piccolo gruppo, il 295, punta proprio a questo: tentare di informare e far conoscere a Trapani e ai suoi cittadini questi meravigliosi attivisti che hanno difeso, per un motivo o per un altro, sempre e comunque valido, uno o più diritti umani, così che poi anche gli altri possano goderne pienamente (dandoli, a volte, quasi per scontato). Sempre ricordando che ancora tanto lavoro ci aspetta, vogliamo anche soffermarci a celebrare Amnesty e i risultanti che sono stati ottenuti nel corso dei 60 anni di vita di questa essenziale organizzazione”.

Nel 1961 fu l’Avv. Peter Benenson, fondatore del movimento globale, a lanciare la prima campagna “Appello per l’amnistia” in cui coniò per la prima volta il termine “Prigioniero di coscienza” con riferimento alle persone private della propria libertà solo a causa delle proprie opinioni o di discriminazione per motivi di etnia, sesso, genere o altra identità che non abbia usato violenza e non ne abbia invocato l’uso.  Dal 1961 ad oggi, sono oltre 50.000 i “prigionieri di coscienza” che Amnesty International ha contribuito a liberare. Ed oggi, dopo 60 anni, continua a chiedere la scarcerazione dei “prigionieri di coscienza”, come lo studente egiziano dell’Università di Bologna Patrick Zaki.

"L'ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque".

Martin Luther King Jr


Di seguito l’elenco completo dei ritratti selezionati

Peter Benenson,  Agostinho Neto, Martin Luther King, Costantin Noica, Amelia Boynton Robinson, Franca Viola, Muhammad Alì, Martin Ennals, Wole Soyinka, Norman Borlaug, Slava Aidov, Mumtaz Soysal, Luis Basilio Rossi, Sean MacBride, Alexandros Panagulis, Lelia Pérez, Luis Sepulveda, Adolfo Pérez Esquivel, Jacobo Timerman, Sergio Andreis, Robert Badinter, Kim Dae Jung, Vaclav Havel, Nigel Rodley, Desmond Tutu, Andrej Sacharov, Antonio Cassese, Paula Cooper, Jens Soering, Nelson Mandela, Jack Mapanje, Rigoberta Menchù, Vera Chirwa, Yolande MUkagasana, Palden Gyatso, Wang Xizhe, Wei Jingsheng, Mariana Cetiner, Dita Indah Sari, Earl Washington, Arlando Cestaro, Benjamin Ferecnz, Amina Lawal, Ahmed Ruhal, Rebiya Kadeer, Mirza Hussain, Nguyen Vu Binh, Mutabar TadzhiBaeva, Mukhametkuli Aymuradov, Aung San Suu Kyi, Aleksey Sokolov, Malala Yousafzai, Alberto Patishtàn, Iwao Hakamada, Rachid Mesli, Khadija Ismayialova, Mohamed Mkhaitir, Aasia Bibi, Tom Ciotkovski, Nabil Rajab.