Piano urbanistico a Misiliscemi, Burgio: 'Saranno i nuovi eletti a decidere'
Il Commissario pubblica la delibera con la quale rigetta le direttive del Comune di Trapani sul Pug misilese
La mancanza del commissario straordinario del Comune di Misiliscemi alla conferenza stampa indetta nei giorni scorsi dal sindaco di Trapani per spiegare le linee guida dei nuovi Pug dei due Comuni (i vecchi Piani regolatori per intenderci) aveva in realtà sollevato più di qualche perplessità. Il dottore Carmelo Burgio, nominato dalla Regione per buttare le fondamenta giuridico burocratiche del 25esimo comune della provincia di Trapani, era già stato ospite a palazzo d’Alì, in occasione di altri incontri con la stampa per parlare di altri argomenti di interesse comune ai due Enti.
Stavolta però non c’era. E dire che il PUG, Piano urbanistico generale di un territorio, non è certo roba da poco. Così avevamo provato a sentirlo, senza però ottenere risposta. Fino ad oggi, quando ancora trincerato dietro il suo discreto silenzio, Carmelo Burgio commissario straordinario del Comune di Misiliscemi, pubblica sul sito istituzionale dell’Ente, la delibera numero 12, con la quale decide “di non adottare alcun atto di indirizzo in ordine alle direttive trasmesse in uno alla proposta del 3° Settore avente ad oggetto “Oggetto: DIRETTIVE IMPARTITE DALLA GIUNTA MUNICIPALE AI SENSI DELL’ART. 26 CO. 1 L.R. 19/20, D.A. N. 116/GAB DEL 07/07/ 2021, G.U.R.S. N. 34. DEL 06/08/2021 - ATTO DI INDIRIZZO PUG (Allegato A)”.
Il dottore Burgio, in sostanza, rimanda al mittente le direttive elaborate dall’amministrazione trapanese sulla nuova visione urbanistica del Comune di Misiliscemi e demanda tale delicata decisione alla volontà degli Organi Elettivi del nuovo Comune, che una volta formati avranno il “diritto di esprimere ed approvare regolamentando il territorio sulla base del mandato elettorale che riceveranno dagli elettori”.
In altre parole, il commissario di Misiliscemi non solo non intende definire le scelte strategiche in materia urbanistica per il nascente Comune ma non intende intende demandare tale delicato compito alla volontà dell’amministrazione trapanese. Secondo Burgio è una scelta che toccherà ai nuovi amministratori milsilesi, non appena questi saranno eletti e a nessun altro. Da qui la delibera di oggi e lo stop al nuovo disegno urbanistico di quello che un tempo era un corpo unico ma che oggi è irrimediabilmente separato.