Vivere nell’era dei social network: quali rischi?

Se ne è parlato in interessante convegno promosso dall’AMMI

Vivere nell’era dei social network: quali rischi?

di Vincenzo Di Dia

 

I social stanno facendo vivere cambiamenti fondamentali nella vita di tutti i giorni, in molti hanno trovato una vera collocazione nel mondo del lavoro, dai Social Media Manager ai Social Media Marketing, dai Youtuber agli Influencer. Negli ultimi 20 anni gli aspetti positivi nella tecnologia dei Social sono tanti ma, altrettanto sono gli aspetti negativi. Ne ha parlato l’AMMI(Associazione Moglie Medici Italiani) in un n congresso d’eccellenza presso il Museo San Rocco a Trapani, venerdì 4 novembre. L’Argomento trattato? Il più temuto in questa era digitale:

INFLUENZA DEI SOCIAL MEDIA SUI PROCESSI COGNITIVI DEL CERVELLO E DELLE RELAZIONI UMANE. La presidente, La Dott.ssa Giusi Marchetti, apre il congresso ringraziando la presenza di stimati autorità che hanno presenziato per ascoltare il Prof. Francesco Pira – Docente di Sociologia della Comunicazione Digitale e della Prof.ssa Carmela Mento – Docente di Psicologia Clinica all’Università di Messina.

Le parole del Prof. Pira sono dure e gelide ma non c’è modo migliore per spiegare l’urgenza sociale che invade tutti, indistintamente dall’età ma, quello che ci preoccupa è il non controllo dei più piccoli che ogni giorno ricevono informazioni malsane dai Social senza nessun filtro.

La Tecnologia lascia sempre dei punti oscuri nonostante abbiarisolto e continua a risolvere problemi di qualsiasi genere e con una certa celerità.

Il Prof. Pira tocca argomenti come il Metaverso e l’intelligenza artificiale, di come Google sia diventato la risposta ad ogni domanda, a volte sostituendo figure importanti come il medico. Google infatti è anche questo; una domanda di carattere medicale e una diagnosi bella e pronta, senza mai aver consultato il parere di un professionista. Il Prof. Pira, continua, dicendo che siamo controllati ogni giorno 24 ore su 24 e che i nostri dati personali sono ingredienti per una profilazione a scopi commerciali, a supporto delle sue parole la visione di alcuni video che lasciano senza parole i partecipanti in sala.

Una vera e propria sensibilizzazione verso i Network e dell’uso spropositato dei dispositivi (Smartphone) che ci allontana dalla vita reale per entrare in una vita del tutto virtuale e che, nella maggior parte delle volte, è anche finta. Fatta solo di cose belle.

A dare completezza è la Dott.ssa Carmela Mento spiegando che i Social hanno creato cambiamenti comportamentali e significativi sulla formazione dell’identità personale e sull’autostima. Dal punto di vista psicologico esistono sempre più persone dipendenti dai loro Smartphone arrivando, perfino, ad isolarsi dal mondo esterno. Facendo un uso prolungato le problematiche derivanti dai social network sono tanti, i più comuni: problemi alimentari, disturbi del sonno e dell’umore, sindrome depressiva e problemi d’ansia.

La preoccupazione della Dott.ssa Mento è che i giovani che sono nati in piena era tecnologica non riescano a farne a menorischiando di aumentare sempre di più le problematiche.

 

La verità è che ad ogni era c’è una preoccupazione e la tecnologia ci spaventa da sempre, non è mica una novità. La novità fa paura e la storia ce lo ricorda ogni giorno e ve lo ricordo anche io con alcune date importanti:

Nel 400 a.C. si aveva paura della scrittura, si pensava che avrebbe cancellato la memoria

Nel 1565 in discussione sono i libri; la paura era che avrebbero creato confusione

Nel 1831 l’induzione elettromagnetica. La paura dell’elettricità

Nel 1890 è la volta del telefono. L’uso del telefono avrebbe annullato la vita sociale e gli incontri di persona

Nel 1936 la radio a mettere in discussione la concentrazione dei ragazzi per lo studio

La tecnologia fa parte della nostra vita, l’aspettativa maggiore dell’uomo è che chi ha creato la tecnologia in qualche modo possa ridurne i rischi. Soprattutto per i più giovani.

Vivere nell’era dei social network: quali rischi?