Misiliscemi, Burgio saluta e consegna la relazione di fine mandato

L’iter ha fatto fronte anche alla mancata legislazione

Misiliscemi, Burgio saluta e consegna la relazione di fine mandato

Un Comune, quello di Misiliscemi, che è perfettamente in grado di operare in maniera autonoma e di fornire servizi ai cittadini. Il quadro che viene fuori dalle dieci pagine di relazione di fine mandato, redatta dall’ormai ex commissario straordinario del neonato Comune trapanese Carmelo Burgio è oltremodo rassicurante.

Il funzionario regionale nominato dall’assessorato agli Enti Locali ha retto le sorti del 25 ed ultimo Comune della provincia di Trapani dall’aprile dell’anno scorso sino all’insediamento della prima Giunta e del primo Consiglio comunale della sua giovane storia, avvenuti a fine novembre di quest’anno. “Un’esperienza più unica che rara – aveva detto il commissario Burgio all’indomani delle prime elezioni amministrative del 13 novembre scorso -. Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di creare un Comune dal nulla, è stato un compito certamente non facile ma altamente formativo, sia dal punto umano che professionale”.

E le difficoltà incontrate lo stesso Burgio le specifica nella premessa della sua relazione: l'assenza di specifica legislazione in materia e la dipendenza dal comune di Trapani hanno generato alcune problematiche che sono state però superate. Il comune di Misiliscemi ha acquisito una propria autonomia finanziaria e gestionale. Sono state individuate e definite le entrate tributarie. Il 29 settembre scorso il commissario straordinario ha provveduto alla definitiva approvazione del bilancio di previsione. Nella sua relazione Burgio fa riferimento anche all’esondazione del torrente Verderame a Salinagrande, lo scorso 13 ottobre, definendolo uno dei momenti più difficili del suo mandato.

L'alluvione verificatasi nel territorio della comune di Misiliscemi - scrive l’ex commissario - mi ha imposto di dedicare la mia attività e quella degli uffici in maniera quasi esclusiva dal 13 ottobre scorso ad oggi, alla salvaguardia del territorio, agli interventi di somma urgenza che hanno richiesto una straordinaria attività amministrativa. Tanto è stato fatto - spiega il commissario - ma molto resta ancora da fare. Rimangono pendenti alcune questioni legate al patrimonio e alle società partecipate che invero in altri casi similari -sottolinea Burgio - continuano a permanere nonostante siano passati diversi anni dall’istituzione dei nuovi comuni, sia per l'assenza di legislazione che per il mancato raggiungimento di un accordo tra gli enti interessati. Saranno le amministrazioni di Misiliscemi e Trapani a definire la regolazione dei rapporti patrimoniali. Sussiste -prosegue Burgio - anche un problema legato alla funzionalità degli uffici, non ancora dotati di personale autonomo. Manca anche una sede comunale. Il passaggio decisivo per consentire agli organi elettivi di amministrare il comune - scrive ancora Burgio - è senza dubbio la possibilità di poter fare affidamento su personale proprio e individuare e avere a disposizione spazi e dotazioni per gli uffici”.