Misiliscemi, ecco cosa succederà da qui in avanti

Il commissario Carmelo Burgio verso il commiato: ultimi adempimenti

Misiliscemi, ecco cosa succederà da qui in avanti

Tornerà presto ad occuparsi delle sue cose il commissario straordinario del Comune di Misiliscemi Carmelo Burgio, dopo l’elezione del primo sindaco e della prima amministrazione comunale venuta fuori dalle Amministrative del 13 novembre scorso. A capo del nuovo Ente dall’aprile del 2021, a seguito della nomina da parte dell’assessorato regionale agli Enti Locali, Burgio decadrà dal suo incarico subito dopo la proclamazione del sindaco prima e del Consiglio comunale poi. Seduta, la prima quella del nuovo consesso civico misilese che, per legge, sarà lui a dover convocare.

“Presto – dice scherzando al telefono – per Misiliscemi tonerò ad essere solo Carmelo Burgio, con la mia vita privata e le mie attività personali”.

A giorni, dunque, ci sarà la proclamazione del nuovo Sindaco e del nuovo Consiglio comunale. Ma come sta il Comune di Misiliscemi?

“Diciamo che la parte più importante dell’opera che mi era stata richiesta è stata risolta: le elezioni Amministrative si sono potute svolgere e il bilancio di previsione è stato approvato. Le risorse economiche sono state individuate e immesse nel documento finanziario e ad oggi il Comune può fare impegni di spesa. L’unico problema che avevo già sollevato nello scorso mese di luglio su sollecito dell’assessorato regionale e che rimane ancora oggi è la tempistica rispetto alle assunzioni previste in pianta organica. Un problema irrisolto che non ho avuto il tempo di superare, vista soprattutto l’emergenza alluvione a Salinagrande che ha completamente assorbito ogni minuto delle mie giornate, anima e corpo, dal 13 ottobre in poi. In questa ultima settimana di permanenza, insieme al segretario comunale, cercheremo di creare quanto meno le basi per la definizione del problema”.

In settimana, dunque, si insedierà la nuova amministrazione. Dove si allocherà, in mancanza di una casa comunale propria?

“Abbiamo già previsto, di comune accordo col sindaco di Tranchida, di destinare temporaneamente un’ala del terzo piano di palazzo d’Alì. Lì troveranno spazio il sindaco, la giunta e il Consiglio comunale in attesa che venga approvato lo Statuto del nuovo Ente e che venga individuata una sede sul territorio misilese. Anche perché c’è la necessità di sfruttare un finanziamento regionale già ottenuto di 200mila euro per l'acquisto di mobili e attrezzature destinati alla nuova sede comunale e per cui stiamo già preparando i preventivi. Nel frattempo, e fino a definizione dei nuovi concorsi, Misiliscemi continuerà a servirsi degli impiegati del Comune di Trapani, che rimarranno nei loro uffici. Con orari e modalità che, spero, non vadano ad incidere negativamente con quanto già per loro in programma, così come fatto finora. Avevo già qualche idea anche per la sede del nuovo Comune, ma anche per questo non c’è stato tempo”.

Burgio ha di fatto imbastito la struttura di un Comune che di fatto può camminare da solo. C’è stato troppo poco tempo per rifinirlo e per definirne i contorni, questo ora spetterà alla nuova amministrazione eletta dai cittadini.

Ma Carmelo Burgio cosa si augura ora per Misiliscemi?

“Per me è stata una straordinaria esperienza, umana e professionale. Ho investito tempo e passione oltreché tutta la mia preparazione. Non capita tutti i giorni di creare dal nulla un nuovo Comune. Ora spero che le aspettative di questo popolo che tanto ha lottato per la sua autonomia, diventino finalmente realtà. Mi auguro un governo attento ed accorto che riesca a trovare una sintesi costruttiva e assolutamente necessaria, almeno in questa prima fase, con l’amministrazione trapanese a cui al momento è inevitabilmente legata. Poi una programmazione lungimirante ed efficace che permetterà a tutti gli abitanti delle otto contrade misilesi di sentirsi appagati e soddisfatti. Ero stato a Trapani da segretario generale del Comune, ho trovato calore e collaborazione da parte di tutti. E tutti ringrazio indistintamente: senza l’impegno di ognuno di loro il Comune di Misiliscemi non sarebbe potuto nascere”.