A Mauro 33 anni dopo

Il ricordo di Giacomo Pilati all'amico Rostagno nell'anniversario del suo barbaro assassinio

A Mauro 33 anni dopo

Una bonaccia infinita.

Di quelle che inquietano i ribelli e illuminano rassicuranti costellazioni. Che stacca la memoria dal suolo. E ferisce il cielo di ricordi spietati.

Come la bellezza. Quella che si è persa. Quella che è morta insieme alle primavere sognate come sovversivi equinozi. Con i sassi tra le mani. E le mani degli altri nascoste dietro la schiena.

E qul maledetto cielo. Acceso dai sensi di colpa confusi nel quieto vivere di responsabilità taciute. Nel nome della grande menzogna del ricordo.

Voi che avete visto coi suoi occhi le stelle. E non avete avuto paura del cielo. 

(A Mauro 33 anni dopo)

Giacomo Pilati