Nuovo Cda di Airgest, Camillo Oddo: 'Vecchia e logora logica di spartizione di sottogoverno'

Nuovo Cda di Airgest, Camillo Oddo: 'Vecchia e logora logica di spartizione di sottogoverno'

Le nuove nomine nel consiglio d’amministrazione dell’Airgest da parte del governo regionale siciliano hanno fatto storcere il naso all’ex vicepresidente dell’Ars Camillo Oddo che in una lunga missiva ha manifestato le sue perplessità. La riportiamo integralmente.

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Leggendo le note stampa che annunciavano la nomina del nuovo Consiglio d'Amministrazione dell'Airgest ho provato a seguire il filo logico dell'associazione d'idee. Dunque, nuovo C.d.A. e prospettive di sviluppo dell'Aeroporto di Birgi. Con rammarico e tanta rabbia non sono riuscito a legare i due elementi. In una fase di grandi cambiamenti del settore e soprattutto del mercato, la risposta della Regione, azionista di maggioranza, è stata quella di una vecchia e logora logica di spartizione, di sottogoverno.

Premessa fondamentale: nessuna critica nei confronti dei diretti interessati. Il problema non sono le tre nomine, per il presidente Ombra si tratta di una riconferma. Ma invece tanto da dire sul metodo. Sulla considerazione che il Governo della Regione ha avuto del suo Aeroporto. Spregiudicatamente svilito ad uno strumento per far quadrare piccole manovre di cabotaggio interne al centrodestra, per dare riconoscimenti politici, per mettere ordine nel mosaico di un potere misero e piccolo piccolo.

Con una firma sono stati cancellati criteri importanti, ipocritamente sbandierati, come competenza, esperienza, conoscenza di un settore strategico. Prerogative che si acquisiscono nel tempo, che sono frutto di specializzazioni e di approfondimenti. Il Presidente della Regione Schifani, con ogni probabilità, si sarà sbagliato, pensando di dover nominare un amministratore unico e due collaboratori di prima esperienza.

Di fronte a sfide difficili come quelle dei due poli aeroportuali – Catania e Comiso corrono, decollano, mentre Palermo e Trapani annaspano su questo tema - di fronte ai cambiamenti internazionali che potrebbero avere ripercussioni dirette sul nostro territorio, l'Aeroporto di Birgi viene esposto alle intemperie della superficialità, delle scelte a ribasso, dei giochini di partito o di coalizione.

Si potrebbe dire: questo è il centro-destra di governo, lottizzare il tutto senza provare alcun imbarazzo. E comunque, a scanso di equivoci. Non è in discussione l'appartenenza politica che caratterizza nettamente le nomine. Al contrario, perchè ci sarà, metaforicamente, uno schema ben preciso per addebitare eventuali responsabilità, al momento opportuno, ai partiti di riferimento. Quel che risulta insopportabile è la mancanza di rispetto nei confronti del territorio trapanese.

L'Aeroporto di Birgi è uno dei pochi punti fermi dello sviluppo di quest'area, produce ricchezza e posti di lavoro ed ha un indotto che vanno difesi e potenziati, non lasciati alla mercè di una superficialità che sta nelle cose, perché la gestione di uno scalo aeroportuale richiede una professionalità certa e consolidata che non si intravede nei meccanismi di selezione del nuovo C.d.A. .

Quando la politica si riduce ad un tavolino di compromessi e di mediazioni, fine a sé stesse, svilisce il suo ruolo e diventa un'avversaria della crescita di una comunità.

Camillo Oddo