Prostata del cane: perché è importante tenerla controllata (VIDEO)

I consigli del nostro veterinario Pietro Ingrande e le nostre rubriche

Prostata del cane: perché è importante tenerla controllata  (VIDEO)

Il nostro veterinario Pietro Ingrande oggi ci spiega quali sono i pericoli rispetto alla mancata attenzione per la prostata dei nostri pets e ci avverte invece rispetto a quali sono i dettagli che non possiamo ignorare rispetto al problema. Io una guardata a quanto scrive il vet, al posto vostro, la darei. Buona lettura.

Più del 80% dei cani maschi, non castrati può essere affetto da patologie di infiammazione alla prostata. La percentuale aumenta considerevolmente in presenza di soggetti riproduttori con un alto tasso di testosterone, spesso testimoniato da atteggiamenti maschili più pronunciati rispetto al (aggressività, frequente marcatura del territorio, eccetera).

L'avanzare dell'età e l'effetto degli ormoni, nel cane come nell'uomo, portano ad un ingrossamento naturale della prostata, determinando la Iperplasia Prostatica Benigna (IPB) che può condurre a malattie e infiammazioni collaterali: aumentando di volume, questa ghiandola comprime gli organi vicini determinando diversi segnali che, se non controllati e diagnosticati, possono aggravarsi fino a determinare cisti e di infezioni.

Spesso le patologie prostatiche non presentano sintomi nelle fasi iniziali, è dunque molto importante tenere sempre monitorato il proprio animale: un semplice prelievo di sangue consente di indagare la CPSE (Canine Prostatic Specific Esteras), un enzima simile al PSA (Prostatic Specific Antigen), utilizzato nell'uomo. Nella maggior parte dei casi la presenza di eventuali sintomi indica una fase già avanzata di problematiche di questa natura. Tra i più significativi segnaliamo la difficoltà ad urinare e/o defecare, possibili alterazioni delle urine e/o delle feci, manifestazioni di dolore quando in movimento o durante la notte, difficoltà ad eiaculare, rigidità, zoppia ed anoressia.

La prevenzione rappresenta quindi un atto d'amore per i nostri pets; la presenza anche di un solo di questi sintomi richiede un consulto Medico Veterinario che potrà evidenziare alterazioni della prostata mediante indagine del CPSE nel sangue e palpazione rettale, esami indolori e senza rischi per il cane. In alcuni casi può essere necessario indagare con esami più specifici, come l'ecografia o particolari esami del liquido prostatico, in grado di approfondire con maggiore precisione la situazione patologica del cane.

La buona notizia è che oggi si può agire in prevenzione e, mentre in passato l'unica soluzione terapeutica era la castrazione chirurgica, adesso non è più necessario castrare un cane affetto da IPB. Esiste infatti un trattamento orale specifico, efficace e sicuro, che con una sola settimana di somministrazione consente di controllare l'iperplasia prostatica benigna (IPB) per sei mesi.

Come sempre la prevenzione e l'attitudine a controlli periodici dei propri pets sono la chiave per una vita sana e spensierata insieme al nostro amico a quattro zampe.

Pietro Ingrande

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