Trapani ed Erice, dal 13 dicembre scattano gli aumenti del costo dei prodotti nei bar

Decisione sofferta ma necessaria considerato l'aumento dei costi delle materie prime

Trapani ed Erice, dal 13 dicembre scattano gli aumenti del costo dei prodotti nei bar

Una decisione, quella di un comitato estemporaneo di esercenti della ristorazione, che scaturisce dalla crisi economica causata dall'aumento indiscriminato dei costi delle materie prime e delle fonti energetiche. A partire dal prossimo giorno 13 dicembre, i prezzi dei prodotti da bar a Trapani aumenteranno del 20%.

Sono 42, per ora, i bar del territorio trapanese ed ericino che hanno deciso di adeguare i prezzi dei prodotti venduti nei loro esercizi commerciali del 20%. Gli esercenti che aderiscono sono:

Caffè delle rose, Tiffany, Nè too nè meo, Becool, Baby luna, Frontevilla, Roxy bar, Todaro, Caffè Manzoni, Gattopardo, Kaffehaus, Barcollando, Gallina, Monello, Wanted, Pausacaffè, Stadt Wien, Cisarò, Black and white, Smoking, Cocktail and Dreams, Chupa Chupa, Grimon, Giacalone, Gold stone, Drepan caffè, 242, Dolce Amaro, Noir, La bottiglieria, Oronero, Chicco di caffè, Nettuno, Alibar, Angelino, Staiti caffè, Torre Pali, I piaceri del caffè, Movida, O barriceddru, Red devil, Mirò…

A questi, molto probabilmente, se ne aggiungeranno altri nei prossimi giorni. La giustificazione è amara ma necessaria: è a causa dell'aumento indiscriminato dei costi delle materie prime e delle fonti energetiche che di conseguenza gravano sui costi di gestione, che si trovano costretti loro malgrado all’adeguamento dei prezzi dei prodotti di circa il 20% (ad esempio caffè da 1 euro a 1,20). L’aumento di prezzo è causato soprattutto dalla crescita di oltre il 20% del costo delle miscele di caffè. I torrefattori devono necessariamente ritoccare il prezzo verso l’alto a causa degli aumenti subito. Ovviamente, questo rincaro si ripercuoterà sulle abitudini quotidiane degli italiani specialmente al sud.

Il prezzo del caffè nell’ultimo anno ha subito un aumento di circa il 40%. Infatti, nel 2020 il caffè costava 100 centesimi a libbra, oggi circa 1400 centesimi. In merito è intervenuto qualche mese fa il vicedirettore generale di Fipe Confcommercio Luciano Sbraga che così si espresse: “Sul mercato italiano si registra un incremento del 20-25%: la miscela che veniva importata a 6 euro ora viaggia sugli 8 euro. Ma in una tazzina ci sono circa 7 grammi di caffè, e l’incidenza sul prezzo finale è del 20%, cioè 17-18 centesimi su 1 euro”.

Il caffè non sarà più un prodotto low cost, considerato l'aumento seppure minimo che andrà ad incidere sulle tasche degli habituès.

Tutto questo, a Trapani, partire dal 13 dicembre.