Erice, l'asso di Mazze...

Il commento del Direttore sulle trattative per le Amministrative in Vetta

Erice, l'asso di Mazze...

Ho capito che, oramai, le strategie elettorali non necessitano più di quell’aura di segretezza e discrezione alla quale mi ha abituato per anni la politica. Si fa tutto alla luce del sole, o quasi. In effetti, a pensarci bene, siamo nell’era dei social network e degli smartphone quindi si deve mettere in conto di essere immortalati mentre si incontra qualcuno, pur se con tutta la discrezionalità di questo mondo. Ma loro, i protagonisti di questo mio breve racconto, a dire il vero non hanno nemmeno tentato di confondere le acque. Sicuri di loro hanno aspettato che “fedeli di altre parrocchie politiche” si alzassero da quello che è, quasi quotidianamente, il loro ufficio  riflessioni (cioè un bar in zona Stazione ferroviaria a Trapani) e si sono accomodati. Tranquilli e beati. Ed hanno parlato, fra un caffè e una brioche, di elezioni ad Erice. 
Immagino i loro discorsi...  

Che dici, Mimmo, la appoggiamo?” 
E ch’emo a fare, picciò... certo che l’appoggiamo. N’emo a scumbarare cu Giacomino?
Ok, allura a mia m’attocca fare u vicesinnaco... picchì a mia m’avisse piaciuto essere candidato direttamente iò a sinnaco ma visto chi tu rici chi emo appoggiare a idda...
Eh, ti pripari fra cinc’anni”.
Luigi tu sì d’accordo?
“Arresto presidente?”
E chi vulisse fare, ringrazia anzi...
E tu Giovanni?
Comu ricite viatre”.
Allura semo d’accordo. Ok.”

Daniela stia serena, dunque.  Tutto come previsto. Erice serve e qualcuno le sta calando l’asso di Mazze...o

A me rimane solo una domanda: "Ma, alla fine, a pasta cu la cala?"