E' tempu ri capuna
A San Vito Lo Capo la kermesse gastronomica dedicato al capone
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Luca Sciacchitano
- 10 mesi fa 25 set 2024 Tot.447
(Articolo in collaborazione con il portale turistico hotel-trapani.com)
Anche quest’anno ritorna a San Vito Lo Capo la tradizionale manifestazione gastronomica dedicata al pesce capone, in dialetto siculo “capuna”, un pesce da zuppa che si pesca nei nostri mari e che da qualche anno una lungimirante organizzazione ha deciso di rilaciare attraverso una sagra dedicata esclusivamente a questo pesce e alle varie ricette in cui può essere preparato.
Il capone, la lampruga, non viene annoverato tra i pesci pregiati nonostante le tante qualità nutrizionali eppure ogni anno riesce ad attirare tantissimi turisti e visitatori grazie a questo evento molto particolare che ingloba degustazioni, incontri, cooking show e spettacoli.
Gli appuntamenti di questa undicesima edizione sono scanditi come sempre da singoli eventi denominati: “Tempu ri manciari”, organizzati in collaborazione con l’Associazione Pescatori di San Vito Lo Capo e dalla locale Pro Loco che hanno ideato un sistema di degustazioni dietro pagamento di un ticket.
Da non perdere il tradizionale appuntamento con “Tempu ri storie, sapure e pignate”, con i cooking show organizzati da chef blasonati che con le loro sapienti mani elaboreranno piatti per raccontare la storia culinaria di un territorio che, prima di diventare un territorio turistico d’eccellenza, ha visto nella pesca la propria industria trainante.
Altro tempo della manifestazione sarà “Tempu ri mercatu” che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre. Qui sarà possibile conoscere le varie tipologie di pesce da acquistare tramite un’asta pubblica.
L’ultimo momento, quello più divertente, è denominato “Tempu di ririre e ri sunari” con divertenti momenti di spettacolo in piazza Santuario; comici, cabarettisti e cantanti.
Fonte: https://www.hotel-trapani.com/news/1476-tempu-ri-capuna-a-san-vito-lo-capo---edizione-2024

Luca Sciacchitano
Classe 1975, una laurea in scienze e tecnologie delle arti e linguistica moderna, Luca Sciacchitano vive e lavora a Trapani dove è titolare di un’azienda pubblicitaria e di una scuola di inglese. Personaggio molto attivo nel sociale, ha scritto per diverse testate locali e nazionali.
Pubblica nel 2015 il romanzo Le Ombre di Nahr, arrivando finalista al prestigioso premio Argentario. Nel 2017 è la volta di Fatima – Quasi alla fine del mondo mentre Il mistero dei Seleka (2019) è il suo terzo romanzo, ambientato nello stesso universo narrativo di Le Ombre di Nahr.
Ha pubblicato anche diverse raccolte fotografiche tra cui Fiori Appassiti + Esili e Ordo Ab Chao.
Si cimenta nella saggistica nel 2024 con “Bulimismo e Decrescita, come il consumismo bulimico ci sta rubando la vita” presentato con una docu-intervista al Bookcity di Milano e nel 2025 con "Il Pelecidio - perchè è moralmente giusto criticare Israele"
Ultimi aggiornamenti Eventi
"Terr'eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori" si conclude con un grande successo di pubblico
Tra note, sapori e riflessioni, la comunità si ritrova e si arricchisce. Si è conclusa la seconda edizione di “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”, tenutasi dal 5 al 7 luglio a piazza Don Vito Barraco a Castelluzzo, nel comune di San Vito lo Capo. L’evento, organizzato dall’ASC Castelluzzo con il patrocinio dello stesso Comune, ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, confermando l’interesse e l’apprezzamento per le tradizioni e le tipicità locali.
Macari, il paradiso che rischiò l’inferno industriale - L’evento tra musica, spettacoli e buon cibo, ha saputo creare un’atmosfera di leggerezza, ma anche di profonda consapevolezza culturale. Emblematica la presentazione del documentario “Paradiso salvato” di Nicola Biondo e Giacomo Di Girolamo, un’opera intensa e coinvolgente che ha toccato corde profonde, restituendo al pubblico un racconto identitario. Negli anni ’70 il Golfo di Macari fu a un passo dall’essere trasformato in un polo petrolchimico. A fermare il progetto fu una coraggiosa mobilitazione civile, antesignana dell’ambientalismo siciliano.
Tradizione, danza e memoria collettiva - La seconda giornata, invece, si era aperta con “A Tunnara”, un canto evocativo che ha intrecciato il respiro del mare con l’anima della terra siciliana. Grande interesse ha suscitato la presentazione del libro “Le ricette del Convento” dei frati benedettini dell’Abbazia di San Martino delle Scale, dove la spiritualità si è fatta racconto gastronomico. In serata, le scuole di danza del territorio hanno portato in scena l’energia dei giovani talenti, seguiti dall’esibizione urbana dei Ragazzi della Vucciria, che hanno coinvolto i numerosi partecipanti con i loro balli, e da un DJ set anni ’90.
Tra sapori, tradizioni e identità - Il Piccolo Villaggio del Gusto ha accolto i visitatori con piatti della tradizione, dal cuscusu alla pecora bollita, fino ai dolci di ricotta e alle sfince. Le note del gruppo folk Cala Bukuto e l’animazione per bambini hanno reso l’atmosfera festosa. Tra i momenti più apprezzati, l’incontro con Frascino Officinali e il cooking show “L’intreccio della cassatella…in brodo di pesce”, firmato dagli chef Giusi Tilotta e Giovanni Torrente. La serata si è conclusa tra risate con il cabaret di Giuseppe Castiglia e danze popolari con Gli Scacciapensieri, un patrimonio culturale e agricolo che affonda le radici nell’antica Sicilia.
I commenti - Grande soddisfazione da parte dell’associazione ASC Castelluzzo, organizzatrice dell’evento. «Bicchiere decisamente mezzo pieno – commenta Rosanna Alastra, presidente dell’Associazione ASC Castelluzzo,- l’evento ha animato la frazione di Castelluzzo creando un momento di aggregazione e riflessione. Musica, cibo ma anche mostre fotografiche e ricercatezza della cultura identitaria del nostro territorio sono stati gli ingredienti della seconda edizione di “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”. Siamo pienamente soddisfatti e lavoreremo per l’edizione 2026».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala. «Dobbiamo complimentarci con l’associazione organizzatrice: l’evento è riuscito e il bilancio è sicuramente positivo. Come Amministrazione enfatizzare e supportare gli eventi, soprattutto nelle frazioni del nostro Comune, è una priorità».
Durante tutte e tre le giornate, il Piccolo Villaggio del Gusto ha offerto ai visitatori l’opportunità di assaporare le eccellenze gastronomiche del territorio. La manifestazione è stata presentata con professionalità e simpatia da Giuseppe Scuderi.