Le prime discoteche a Trapani: Light Ball, Charlie Brown

Un altro viaggio nel tempo di Wolly Cammareri nella Trapani degli anni '70 e '80

Le prime discoteche a Trapani: Light Ball, Charlie Brown

All’inizio  degli anni 70 io c’ero ed ero un giovanotto che amava la musica.
Abbiamo già raccontato degli anni del Pub e delle attività culturali e ricreative che ruotavano e che venivano promosse dal circolo. Oggi facciamo un salto indietro di qualche anno e ricordiamo le discoteche; però inizieremo questo viaggio partendo dai “locali da ballo”, cosa ben diversa dalle discoteche.

Alla fine degli anni 60 a Trapani c’erano ancora le sale da ballo, grandi stanzoni dove si festeggiavano prevalentemente matrimony:  Palazzo Ripa in pieno centro, la sala Festival, la sala Anthea a Valderice e la sala Primavera a Paceco ma quella che era più “alla moda” era il Giardino Eden. Poi, a seguire, il Bonheur a Raganzili e il grande  atrio all’interno del Palazzo Venuti prevalentemente usato per veglioni di carnevale e feste studentesche.

Ad  intrattenere gli invitati c’erano I famosi “complessi”. Fra i più noti, “I Giovani”, “Gli Angeli”, “Gli Atomi”, “I Discepoli”, “la Prognosi riservata”, I “Noi” e tanti altri.

Fu all’inizio degli anni 70 ci fecero capolino le prime discoteche. A differenza delle sale da ballo queste venivano frequentate dai giovani e a suonare non erano più I gruppi ma i disc-jockey, una nuova figura che metteva i dischi per fare ballare.
In città due locali raccoglievano la popolazione giovanile: il “Light ball”, uno scantinato di fronte la caserma Giannettino e il “Charlie Brown” proprio alle spalle del primo, in via degli Iris.

Il “Light” era la discoteca frequentata dai colonnini, i ragazzi del bar Colonna, i fighetti della città: il sabato pomeriggio sul marciapiedi davanti l’ingresso assieme alle Vespe e ai motorini Ciao comparivano le prime moto Kawasaki e Honda, l’interno si rifaceva alle discoteche classiche, tetti bassi e moquette.

Diversa era l’utenza del Charlie, più omogenea, più popolare anche sotto l’aspetto musicale. Ma a carnevale 1972 la svolta, nasce il New Charlie in via Cesarò: un piano ammezzato in un condominio. A differenza del “Light ball” tetti molto alti, ampi spazi, un misto fra balera e discoteca, un successo enorme con più di mille persone per la serata di inaugurazione. Il gesture era il signor Enzo Di Bella che per tanti anni era vissuto a Londra e aveva una logica gestionale molto aperta per quegli anni. Il primo DJ proveniente dal vecchio locale di via degli iris è stato Vito Cocco, io sono stato il suo secondo ma, dalla stagione successiva e fino al 1976, divenni il DJ titolare e il mio secondo era Enzo Culcasi.

Il New Charlie era il locale che andava per la maggiore, erano gli anni dei doppi turni: dalle 17 alle 20 riservato agli studenti con selezioni musicali che andavano dai Temptation a James Brow passando per scatenatissime sequenze di Rock and roll.

Cambiava l’utenza ma anche il genere musicale durante l’apertura serale, un po discoteca, un pò night ma anche un pò balera. Ricordo che a capodanno del 73 in un locale attiguo fu aperto anche il ristorante.

Erano anni in cui ci si divertiva in maniera sana, non erano ancora arrivate le droghe, al massimo qualche bicchiere di troppo, una scazzottata e via a mezzanotte giù le saracinesche e tutti a casa.

Io c’ero. E voi?