Tutto ciò che dovete sapere sui cani da caccia (VIDEO)

E poi come sempre il nostro angolo rivolto a chi ha bisogno di aiuto e la divina Charlie

Tutto ciò che dovete sapere sui cani da caccia (VIDEO)

Tutti i cani hanno le proprie caratteristiche personali. Ma esistono specifiche razze amate dai cacciatori. I cani da caccia sono un gruppo di razze di cani selezionate per supportare l’uomo nell’attività venatoria, in Italia regolamentata dalla legge n. 157 del 17 febbraio 1992.

Si tratta di cani forti, veloci, instancabili, dall’olfatto formidabile.

I cani addestrati per la caccia hanno avuto, per l’uomo, un ruolo fondamentale e per questo è il gruppo più numeroso. Quelli che conosciamo ad oggi, sono il risultato di una lunghissima selezione genetica e di un lavoro di affinamento durato millenni.

Hanno bisogno di un’adeguata cura, disciplina e alimentazione, soprattutto durante la stagione venatoria, quando si sforzano di più fisicamente. Il consumo di cibi ad alto apporto energetico e calorico è indispensabile per sostenere il lavoro musco-scheletrico che l’animale deve sostenere e mantenere stabile il peso corporeo.

Vi lasciamo alla nostra divina Charlie non senza avervi prima proposto l’annuncio di questa settimana dei cercafamiglia (GUARDA L’ANNUNCIO). Telefonate per adottarla e dare a questo musetto una casa e una famiglia tutta sua!

Non hanno bisogno di essere lavati in continuazione. È importante attenersi alle indicazioni del veterinario e utilizzare solo prodotti specifici.

Hanno un carattere molto sensibile. Tendono ad essere ansiosi e a soffrire l’assenza del padrone, con il quale instaurano un legame profondo e viscerale.

La longevità varia a seconda della taglia e della specifica razza. La vita media oscilla tra gli 8-15 anni.

In generale, i cani da caccia più longevi sono il Golden Retriever, il Beagle e il Deerhound.

Sono animali docili, affettuosi e protettivi.

La FCI (Fédération Cynologique International) ha individuato alcune categorie che distinguono i cani da caccia in base alle abilità che dimostrano di possedere e alle funzioni per cui sono destinati:

Cani da ferma

Sono quei cani che una volta individuata la preda si bloccano in punta per indicarne la posizione al cacciatore, selezionati soprattutto per la caccia della selvaggina da penna. Il loro modo di agire è di restare a naso alto controvento per individuare la preda, restando immobili con la zampa anteriore sollevata verso l’odore. 

A questo gruppo appartengono due tipologie: quelli continentali e quelli britannici come Pointer inglese, Setter gordon, Setter inglese, Setter irlandese, Bracco italiano, Spinone italiano, Bracco tedesco

Segugi o cani da seguita

Scovano la traccia e poi inseguono e braccano la preda (lepri e ungulati), fino a spingerla verso il cacciatore.  Fanno parte di questa categoria numerosi cani francesi e inglesi (es. il Bassethound, Beagle e beagle nano).

In Italia sono presenti i segugi a pelo raso e a pelo forte, dal mantello rossiccio (sauri).

Cani da tana

Sono piccoli, ma forti, hanno le zampe corte e il muso lungo e affusolato. Sono perfetti per introdursi nelle tane degli animali selvatici, come lepri e conigli, al fine di stanarli a favore del cacciatore (es. i Terrier i Bassotti).

Questo gruppo è stato selezionato per sfruttare l’agilità che li rende abili ad inseguire i piccoli mammiferi nei terreni aperti, ma anche i segugi nella ricerca della preda, e coraggiosi, per potersi confrontare con il mondo selvatico.

Cani da traccia, segugi e cani da pista di sangue

Grazie al loro raffinatissimo olfatto, seguono le tracce di sangue delle prede ferite e sono specializzati nella ricognizione e riporto di questo tipo di selvaggina. Poiché non fermano la cerca, vanno tenuti in uno spazio ristretto in cui la preda sia a portata di tiro.

Sono adatti alla corsa veloce, forti e abili.

Si dividono in cani da acqua, che ritrovano la preda nell’acqua, e cani da pista di sangue, che seguono le tracce lasciate dall’animale ferito.

Cani da cerca

La loro prerogativa è di non fermarsi all’arrivo della preda ma continuare nell’inseguimento, abbaiando all’impazzata per avvisare il cacciatore e spaventare la preda.

Una volta che la trovano, le si avvicinano in modo che questa si alzi e scappi. Questo rende più facile al cacciatore abbatterla. A differenza del cane da punta, non aspetteranno il padrone per andare dietro all’animale. Si tratta quindi di un tipo di caccia molto più veloce e faticosa.Sono specializzati soprattutto nella caccia di selvaggina migratoria (es. Clumber Spaniel, Cocker american)

Cani da riporto

Sono specializzati nel recupero della selvaggina abbattuta. I migliori rappresentanti di questo gruppo si chiamano tutti retriever (riportare).

Sono spesso cani grandi che afferrano la preda ma non la rovinano (es. golden retriever, labrador retriever).

Tra i cani da caccia italiani, l‘ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) riconosce 16 razze di cani autoctone, di cui 8 sono state selezionate specificatamente per la caccia e l’attività venatoria:

Segugio maremmano (caccia al cinghiale)

Bracco italiano (cane da caccia e da ferma)

Segugio italiano a pelo forte (caccia alla lepre e al cinghiale)

Cirneco dell’Etna (caccia, in particolare al coniglio selvatico)

Segugio dell’Appennino, uno scovatore abile e scaltro, grande inseguitore

Lagotto romagnolo (cane da tartufo)

Segugio italiano a pelo raso (caccia alla lepre e al cinghiale)

Spinone italiano (cane da caccia, da ferma).

La passione non deve mancare in tutto ciò che si fa. E per la caccia, a queste razze di animali, la passione non manca. 

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