Trapani, schermaglie post elezioni in casa PD

Botta e risposta fra Venuti e Tranchida ancora sul non utilizzo del simbolo del partito

Trapani, schermaglie post elezioni in casa PD

Non si placa l'eco delle polemiche per il non utilizzo del simbolo del PD alle elezioni comunali di Trapani. Tranchida, rispondendo ad una domanda postagli da una testata giornalstica regionale, ha precisato di aver vinto le elezioni senza l'apporto di padrini dentro il Pd e, puntuale, è arrivata la bacchettata dell'attuale segretario provinciale del partito, Domenico Venuti.
"Tranchida dice di avere vinto a Trapani senza il Pd? Vero, ma dimentica di ricordare che nella sua coalizione, seppure sotto camuffate spoglie, c'era la Lega". A dirlo è il segretario provinciale del Partito democratico di Trapani, Domenico Venuti, in risposta alle dichiarazioni di Tranchida. "In questa competizione elettorale per Trapani il Pd è stato mortificato - ricorda Venuti -. Non è stato possibile correre con il nostro simbolo: alcuni dirigenti hanno obbedito a questo diktat, mentre altri hanno scelto strade diverse che poi hanno portato alla candidatura di un altro dirigente Pd Francesco Brillante. Tutto questo - ancora Venuti - ha fatto male al partito, mentre la segreteria provinciale e quella regionale avevano provato a lavorare per creare un qualcosa che desse al Pd la possibilità di esserci fino in fondo. Non è stato possibile - prosegue Venuti -, così come non è stato possibile neanche creare il gruppo consiliare negli ultimi cinque anni". Il segretario del Pd trapanese poi conclude: "Tranchida dice di non avere 'padrini'? Credo che qualche 'padrino' esista, magari qualcuno all'interno della Giunta regionale che gli ha consentito di vincere a scapito di Miceli". 

La piccata replica di Tranchida non poteva mancare. Il primo cittadino ripercorre quanto avvenuto nel 2018, ricordando a Venuti che anche allora si vinsero le elezioni con sole liste civiche, e poi affonda il colpo: «L’alleato strategico e dunque la gamba della destra a queste elezioni comunali è stato invece il PD provinciale di Venuti, sponsor della candidatura Brillante e di fatto “padrino” di Miceli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: sonoramente bocciati! Intanto dai trapanesi, compreso l’elettorato del PD. Venuti può anche intentare un altro ricorso politico ma il giudizio degli elettori del PD trapanese l’ha bocciato ancora una volta. Tragga finalmente le conseguenze, il PD ne guadagnerà anche in termini di coerenza e credibilità. Ribadisco, da sempre sono a servizio della mia gente, notoriamente ho le mie idee politiche, ma non ho mai avuto padroni ne padrini compresa certa “casta” di dirigenti del PD».