«Un commissario al Comune per incapacità di Tranchida» : l'accusa del candidato Maurizio Miceli

Il candidato alla poltrona di primo cittadino: “mistifica la realtà: saremo noi a risollevare la città”

«Un commissario al Comune per incapacità di Tranchida» : l'accusa del candidato Maurizio Miceli

"Un fatto gravissimo ascrivibile alla incapacità di amministrare la città del sindaco Giacomo Tranchida, il quale continua a raccontare il falso ai cittadini".

Lo afferma il candidato alla poltrona di primo cittadino, Maurizio Miceli, intervenendo sulla nomina del commissario provveditore, da parte della Regione, che dovrà occuparsi di riorganizzare gli uffici comunali per arrivare all’approvazione del Rendiconto 2021 e del Bilancio di Previsione 2022/2024. 

“Proprio 2 giorni addietro  - sottolinea Miceli- venivo accusato di essere autore di mascariamento dal sindaco uscente. Il commissariamento da parte della Regione dimostra inoppugnabilmente che avevo ragione. In questa città se dici la verità ai cittadini vieni accusato di mascariamento. È questa la concezione del potere di chi non accetta la democrazia. Per fortuna esistono gli organi preposti a stabilire la verità, ossia che Tranchida e l’assessore Bongiovanni hanno amministrato pessimamente". 

"Tranchida - prosegue l'esponente del centrodestra -  rappresenta il passato, nel quale la sana gestione dei Bilanci pubblici, dei soldi dei cittadini, non contava nulla. Diamo un taglio a questo passato. Ora basta, ora rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a come risollevare questa nostra Trapani. A breve terremo una conferenza per illustrare il programma”.

"L’assessore regionale Andrea Messina -spiega Miceli -  ha deciso di nominare un commissario provveditore per il Comune di Trapani dopo aver preso atto della nota di Angelo Sajeva, commissario ad acta, nominato a sua volta il 15 novembre 2022 per il Rendiconto 2021 ed il Bilancio di Previsione 2022/2024. Sajeva il 3 marzo riferiva come le criticità del Comune di Trapani riguardano essenzialmente l’organizzazione degli uffici ed il loro coordinamento, che in base alla normativa vigente, sono ascrivibili alla competenza del sindaco”.

"Così, adesso, il commissario provveditore, Giovanni Cocco, dovrà fare quello che Giacomo Tranchida non è stato in grado di fare: predisporre i necessari provvedimenti di riorganizzazione, istituzione e regolamentazione dei servizi dei quali siano state ravvisate gravi disfunzioni, da sottoporre all’attenzione degli organi comunali competenti per la definitiva adozione”.

"Tranchida mistifica la realtà - conclude Miceli - perché non racconta di come la Regione abbia certificato le sue incapacità, limitandosi a parlare dei rapporti con Misiliscemi, che hanno aggravato le criticità riscontrate. Ha il diritto di informare i cittadini ed ha il diritto di dire loro che le criticità del Comune di Trapani riguardano essenzialmente l’organizzazione degli uffici ed il loro coordinamento, che in base alla normativa vigente, sono ascrivibili alla competenza del sindaco. Ma non si preoccupi, informiamo noi i cittadini, ci sostituiamo a lui sin da subito”.