Sanità, gli impegni dell'onorevole Dario Safina (PD)

Le criticità sono emerse nel corso del convegno organizzato dai medici lilibetani

Sanità, gli impegni dell'onorevole Dario Safina (PD)

Ha partecipato al convegno sulla sanità marsalese organizzato dall’Associazione Medici Lilibetani, presieduta dal dottor Alberto Di Girolamo, ed ha ascoltato il grido d’allarme lanciato dalla categoria. Già durante la campagna elettorale aveva chiaramente detto che, sulla sanità siciliana e della provincia di Trapani in particolare, si sarebbe battuto con tutte le sue forze e, oggi, alla luce di quanto emerso a Marsala, ribadisce il suo impegno in merito alle questioni sollevate dai medici marsalesi: “Condivido la necessità di pretendere l’apertura in tempi brevissimi del padiglione Covid dell’ospedale Paolo Borsellino in maniera tale da liberare gli altri ospedali del territorio – afferma l’onorevole Dario Safina – Su questo non farò mancare la mia voce e il mio impegno, la salute pubblica è qualcosa su cui la deputazione regionale della provincia di Trapani deve fare quadrato.

Safina, nel corso del suo intervento al convegno dei medici marsalesi ha evidenziato come bisogna spendere in maniera razionale le risorse della sanità puntando a potenziare le nostre strutture ospedaliere con maggiori posti letto e più medici: “Altresì va potenziata la medicina d’urgenza per consentire ai cittadini di godere di un servizio efficiente sin dal primo contatto con la sanità e, contemporaneamente, assicurare ai medici in servizio nei pronto soccorso condizioni di lavoro che non mettano a rischio la loro professione“.

Su Pantelleria, inoltre, per il deputato trapanese del Partito Democratico è necessario mettere in campo una iniziativa che possa assicurare agli isolani un ospedale, il Nagar, con una sala rianimazione e sala operatoria degne di questo nome e capaci di salvare vite umane. “I panteschi, per la loro condizione territoriale di estrema insularità, hanno tutto il diritto di avere un nosocomio funzionale da tanti punti di vista. E’ una battaglia, perché di questo si tratta, che mi onorerò di portare avanti sin dai primi giorni del mio insediamento.- Non è più tempo di discutere di sanità in termini campanilistici (Trapani contro Marsala, Alcamo contro Castelvetrano e così via…). Bisogna partire da un’analisi di quelle che sono le strutture ospedaliere facendo in modo che non ci siano più cinque ospedali generalisti ma strutture specialistiche. Da Marsala è arrivata la proposta, ma la chiamerei una necessità, di puntare su Trapani come polo per le cure cardiovascolari, su Marsala come polo oncologico e così via. Sostanzialmente è su questo che dovrà intervenire la classe politica quando sarà chiamata a discutere di piano regionale sanitario.A Marsala ho preso l’impegno di fungere, come è doveroso, da punto di riferimento. E non verrò meno alla mia parola data”.