Marsala, la musica dal vivo nei locali si può fare: basta adeguarsi a quanto previsto dalle norme

Una legge nazionale obbliga tutti a rispettare le regole relative all’inquinamento acustico

Marsala, la musica dal vivo nei locali si può fare: basta adeguarsi a quanto previsto dalle norme

In queste ore, successivamente a dei controlli da parte della Polizia Municipale, a Marsala circola un certo allarmismo sulla possibilità per i locali di fare musica, ospitare concerti, offrire musica dal vivo. 
Sul tema occorre fare chiarezza: esiste una legge nazionale del 1995 (Legge n447/95 successivamente richiamata dal D.P.R. 227/2011) che prescrive l’obbligo di Scia musicale e di fornirsi di materiale tecnico adatto a misurare il volume per evitare l’inquinamento acustico. 
Afferma il sindaco Massimo Grillo: "Tutti i comuni d’Italia si sono adeguati a tale norma. Non è possibile per i comuni e quindi anche per il Comune di Marsala derogare o sospendere tale obbligo.
La scorsa settimana, a seguito di controlli della Polizia Municipale, siamo venuti a conoscenza che non tutti i locali di Marsala sono forniti di tale documentazione e, come Amministrazione, ci siamo subito adoperati per ricevere una delegazione di gestori dei locali rappresentati dall’associazione Asmap.
In questo incontro i gestori dei locali hanno convenuto sulla necessità di adeguarsi e rispettare la norma nazionale ma si sono detti preoccupati sulla tempistica necessaria per farlo. 
Alcuni locali si sono attivati e sono riusciti ad adeguarsi nel giro di poche ore tramite sportello telematico, scaricando la modulistica dal portale unico nazionale del Suap.
A Marsala, quindi, non esiste nessun divieto di musica dal vivo. Semplicemente una legge nazionale obbliga tutti a rispettare le regole relative all’inquinamento acustico vigenti da anni e che vengono rispettati in tutte le città a vocazione turistica. Marsala è una città a vocazione turistica e la mia Amministrazione è al fianco di tutti gli imprenditori che con le loro attività animano le vie della nostra città, rendendole accoglienti. Ma questo va fatto conciliando le esigenze degli esercenti e della movida con quelle delle famiglie e dei residenti e soprattutto nel rispetto delle norme nazionali".