Erice, la Sindaca e gli assessori ora guadagneranno molto di più
Deliberato l’adeguamento a quanto previsto da legge regionale
La delibera è del 23 gennaio scorso: l’Amministrazione Comunale di Erice ha adeguato gli emolumenti degli amministratori (SIndaco, Assessori e Presidente del consiglio comunale) in base agli standard riveduti dalla Regione siciliana.
Il che si traduce in un aumento netto dei compensi, specialmente per quanto riguarda il SIndaco che dai 2928 euro (lordi) che percepiva, adesso si vedrà bonificare dalle casse comunali ben 4.347 euro (sempre lordi).
Il vicesindaco è passato da 1610 euro a 2390. Anche per gli assessori in carica l’aumento è stato previsto secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, passando da 1317 euro a 1956 euro, somma che sarà percepita anche dal Presidente del consiglio comunale.
Cosa prevede la Legge del 30 dicembre 2021, n. 234?
All’art.1, commi da 583 a 587, ha stabilito un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci dei Comuni capoluogo sede di città metropolitana e dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario in una misura percentuale, proporzionata alla popolazione, al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni.
La disposizione in materia di incremento delle indennità degli amministratori comunali prevede al comma 583: “a decorrere dal 2024, l’indennità di funzione dei Sindaci metropolitani e dei Sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario, sia parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni sulla base delle seguenti percentuali che tengono conto della popolazione residente:
a) 100 per cento per i sindacimetropolitani;
b) 80 per cento per i sindaci deicomuni capoluogo di regione eper i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti;
c) 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti;
d) 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti;
e) 35 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti;
f) 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti;
g) 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti;
h) 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti;
i) 16 per cento per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti.”
Al comma 584 è previsto che, in sede di prima applicazione, tale indennità di funzione sia adeguata al 45% e al 68% delle suddette percentuali rispettivamente negli anni 2022 e 2023. Dispone, altresì, che a decorrere dall’anno 2022, la predetta indennità possa essere corrisposta nelle integrali misure (misure a regime nel 2024) di cui alle lettere precedenti nel rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio.
Circostanza che è stata applicata dagli amministratori di Erice.
Uno scandalo? No, a ben rifletterci Daniela Toscano, Luigi Nacci e gli assessori tutti hanno semplicemente dato seguito ad una direttiva regionale.
Potevano evitarlo? Sì. Potevano.
Alla Regione, in pratica, si sono resi conto che amministrare un Comune non è un gioco da ragazzi e richiede tempo, competenze e dedizione. Gli emolumenti dei sindaci, obiettivamente, erano veramente bassi al punto che - negli ultimi anni - sempre meno professionisti hanno scelto di rischiare la propria carriera e la propria fedina penale (perchè a fare il Sindaco o l’Amministratore pubblico non è difficile incappare in qualche avviso di garanzia) declinando qualsiasi invito a
candidarsi.
Un adeguamento in un certo doveroso e anche civico. Che, però, non nascondiamoci dietro un dito, fa comunque storcere il naso a tanti poichè i soldi in più sono presi dal bilancio, quindi tolti ai cittadini o ad altre incombenze comunali.
Lo sottolinea la consigliera comunale di opposizione, Simona Mannina (MPA), che così commenta:
“Basta girare per la città di Erice, ascoltare qualche cittadino, per rendersi conto di
quanto questo territorio sia stato totalmente abbandonato dall'amministrazione
Toscano, sporcizia, strade dissestate, mancanza di qualsiasi programmazione ed iniziativa, sembra che a questa sindaca interessava solo la riconferma, una volta ottenuta è sparita da Erice, tradendo, ancora una volta, gli Ericini; ma come se ciò
non bastasse, anziché curare la città che le ha dato l'onore di essere confermata sindaco, pensa a curare le proprie tasche, approvando in Giunta, insieme ai suoi assessori, un aumento considerevole della propria già consistente indennità, gravando non sullo Stato ma, essendo in Sicilia, sulle tasche dei cittadini che pagano, spesso a fatica, le tasse, senza da ciò aumentare il proprio lavoro, di contro oramai le riunioni di Giunta avvengono comodamente da casa. La cosa che mi intristisce di più è che quando questa consigliera chiede un palo della luce, una bonifica, una pulizia, mi si risponde che soldi non ce ne sono, ora comprendo,
invece, quale sia la priorità di questa amministrazione, se stessa”.