Sicilia, la posizione del PD sulle nuove circolari in merito al trasporto scolastico

La soluzione, per i democratici siciliani, sarebbe quella di ritirare la delibera approvata da Musumeci

Sicilia, la posizione del PD sulle nuove circolari in merito al trasporto scolastico

Un provvedimento che rischia di mettere in difficoltà le famiglie siciliane. Parliamo dei trasporti scolastici: a pochi giorni dalla riapertura delle scuole i comuni siciliani sono alle prese con l'interpretazione di circolari confuse inviate dall'Assessorato regionale Enti Locali che sulla scorta di una delibera della Giunta Regionale, stravolgono la gratuita dei trasporti per gli studenti mettendo in difficoltà tante famiglie siciliane.

Sulla questione intervengono Valentina Villabuona (Presidente Assemblea provinciale PD di Trapani), Marco Guerriero (Segreteria Regionale PD Sicilia)
e Michele Rallo (Componente Assemblea Regionale PD Sicilia) i quali sottolineano che la legge 24/1973 sul diritto allo studio non prevede alcun tetto di reddito per usufruire dell'esenzione per i trasporti da parte degli studenti: "la ratio è quella di garantire a tutte e tutti il diritto allo studio, eppure il governo regionale, in un periodo così difficile, con delibera di giunta 58/2020 ha introdotto non solo per l'anno che sta per iniziare, ma addirittura in modo retroattivo per l'anno precedente il tetto massimo di € 10.632,00 ISEE, escludendo tantissimi studenti".

Questa situazione chiaramente si amplifica nelle isole minori, dove in media il costo per l'aliscafo e l'autobus, necessari per raggiungere gli istituti scolastici, sarà di circa € 220,00 al mese per studente. "A questo - continuano i tre - bisogna aggiungere la mancanza di chiarezza sull'erogazione dell'esenzione che sembrerebbe possa essere trasformata in un rimborso, comportando l'anticipo delle somme da parte degli studenti e con successivo rimborso. È una scelta grave e sbagliata che sta mettendo in difficoltà gli studenti e quei comuni che stanno provando con le loro risorse ad aiutare coloro che rimarranno esclusi dal beneficio".

Non c'è che una sola via da percorrere, per i tre esponenti del PD siciliano: Musumeci ritiri immediatamente la delibera, garantendo il diritto allo studio così come previsto dalla legge regionale.