Doppia preferenza di genere, Villabuona (Pd): «norma di civiltà che attendono le siciliane»
"La Sicilia è balzata alle cronache nazionali per aver avuto la sfrontatezza di presentare una giunta composta da soli uomini e se in parte la situazione è rientrata è stata grazie alla pressione di tante donne, dei sindacati e dell'impegno del Partito Democratico che ha anche presentato ricorso al Tar". Lo afferma la presidente dell'assemblea provinciale del Partito Democratico, Valentina Villabuona.
"Da mesi, però, è fermo in Aula il ddl sulla doppia preferenza, presentato dal gruppo parlamentare del Pd, ma voluto dalle siciliane che in più occasioni hanno chiesto questa norma di civiltà"
Ieri alla Camera dei Deputati, durante il Question Time, con un'interrogazione a risposta immediata firmata dal deputato siciliano Carmelo Miceli, insieme ai deputati Francesco Boccia e Cecilia D'Elia, quest’ultima anche Portavoce della conferenza nazionale delle donne democratiche, è stato chiesto alla Ministra alle pari opportunità di diffidare la Sicilia e se è necessario utilizzare il potere sostitutivo, affinché il prossimo Parlamento regionale, oggi composto da appena 4 deputate, possa essere eletto con la doppia preferenza di genere.
"La doppia preferenza è un'urgenza - conclude Villabuona - affinché, così come successo nelle amministrazioni locali, anche alla Regione possa aumentare la partecipazione delle donne e si possa davvero portare avanti una politica paritaria, che l'attuale governo Musumeci sembra aver dimenticato".
Redazione
La redazione del giornale si trova ad Erice Casa Santa in Via Vittoria 40/3