Ridotta in appello la condanna per l'Unabomber di Pantelleria Roberto Sparacio

Ridotta in appello la condanna per l'Unabomber di Pantelleria Roberto Sparacio

Ridotta in appello la condanna per l'unabomber di Pantelleria, Roberto Sparacio, accusato di aver ferito con una chievetta usb esplosiva un ispettore della sezione di Pg della Procura di Trapani. In primo grado l'uomo era stato condannato a cinque anni e otto mesi di reclusione. I giudici della corte d'appello hanno invece ricalcolato e ridotto la pena a tre anni.

I fatti risalgono all'otto ottobre del 2018 quando una chiavetta Usb esplose negli uffici della Procura di Trapani ferendo gravemente l'ispettore Gianni Aceto.  Le indagini su questo episodio, nell’arco di sette mesi, permisero di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di Roberto Sparacio, e di far luce anche sull’esplosione di un’altra pen-drive, avvenuta a Palermo nel luglio del 2016. In quel caso, rimase ferito gravemente un venticinquenne che, come il poliziotto, non era il reale obiettivo dell’attentatore. Il vero obiettivo era l'avvocata Monica Maragno che si stava occupando della vendita all’asta di alcuni beni dell’indagato. Il plico, recapitato allo studio legale della Maragno, senza alcun mittente, insospettì l'avvocata, tanto da indurla a portare la busta, ancora chiusa, alla Procura per gli accertamenti del caso.