Si presenta domani il 'Favignana MedWays (FMW)'

Per la creazione di un Centro internazionale di studi, ricerche e formazione sui Paesaggi e sulle Vie del Mediterraneo

Si presenta domani il 'Favignana MedWays (FMW)'

Sarà presentato domani, mercoledì 24 novembre 2021, alle 15.00, presso l’ex Stabilimento Florio di Favignana, il progetto “Favignana MedWays (FMW)” che prevede la creazione di un Centro internazionale di studi, ricerche e formazione sui Paesaggi e sulle Vie del Mediterraneo all'interno degli spazi dell’ex tonnara Florio.

Proposto e presentato al Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, il progetto è sviluppato e gestito dal Dipartimento PDTA dell’Università la Sapienza di Roma in collaborazione con il Comune di Favignana – Isole Egadi che ha partecipato alla stesura dello stesso grazie al contributo dall’architetto Marco Scarpinato, neo responsabile del IV settore. Il Comune è quindi partner territoriale e primo firmatario insieme ad altri 27 partners scientifici che appartengono alla rete della ricerca MedWays (conta ad oggi 157 studiosi) per l’Accademia dei Lincei. La candidatura alla procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione del Mezzoggiorno, prevede un investimento di 35 milioni di euro che, se accolta, permetterà la nascita del Centro e la riqualificazione dell’ex Stabilimento Florio di Favignana che sarà la sede operativa del “Favignana MedWays (FMW)”.

Alla conferenza saranno presenti il sindaco del Comune di Favignana - Isole Egadi Francesco Forgione, il direttore del Museo Pepoli di Trapani Roberto Garufi, la responsabile scientifico per il Centro FMW dal Dipartimento PDTA dell’Università la Sapienza di Roma Laura Ricci, il Responsabile del settore Patrimonio e ambiente delle isole Egadi Marco Scarpinato, la strategic projects consulting manager PTSClas Chiara Di Pietro, il referente dell’Accademia dei Lincei Antonio Sgamellotti e il responsabile “Med Ways” Centro Lincei interdisciplinare Mosè Ricci.

Il Centro sarà concepito come luogo fisico aperto ad accogliere tutte le iniziative di formazione e di ricerca interdisciplinari riguardanti l’ambiente ed i paesaggi del Mediterraneo ed intende essere da una parte un presidio attivo, punto di controllo critico del rischio di cancellazione dei valori sociali, paesaggistici e ambientali, dall’altra una sorta di incubatore di progetti e programmi attraverso corsi di formazione e iniziative di ricerca scientifica e di innovazione tecnologica.    

La nascita del centro nei locali dell’ex Stabilimento Florio permetterà di attuare una serie di attività di messa in sicurezza, restauro ed infrastrutturazione dell’ex tonnara, per adeguarla alle norme tecniche di attuazione del P.T.P.. Nella parte già recuperata, sarà attuato il necessario e non più differibile intervento di adeguamento alle vigenti norme in materia di sicurezza, antincendio, impianti, accessibilità, avendo cura di privilegiare il ricorso a scelte sostenibili in materia di approvvigionamento e gestione consapevole delle risorse. L’intervento proposto, inoltre, prevede di migliorare la fruibilità grazie all’ammodernamento degli impianti oltre al restauro totale e al consolidamento delle murature, al rifacimento degli intonaci, delle coperture e di tutti gli impianti. Nello stabilimento saranno inoltre ospitate nuove funzioni espositive ed uno spazio foresteria volto a supportare le attività del Centro di formazione e ricerca Favignana MedWays rendendo possibile l’ospitalità e l’interscambio con studiosi provenienti da ogni parte del mondo. Saranno, inoltre, oggetto di sistemazione anche gli ampi spazi esterni che disegnano un’articolata successione di cortili e aree verdi intervenendo sulle pavimentazioni, il sistema di smaltimento delle acque piovane, gli impianti di illuminazione, il disegno del verde, l’arredo e la segnaletica per gli spazi esterni.

L’intervento di infrastrutturazione proposta per la realizzazione del Centro di formazione e ricerca Favignana MedWays permetterà quindi di attuare, nel rispetto della struttura e del paesaggio delle Egadi, un’azione di tutela e valorizzazione capace di includere nuovi usi rispettosi del bene e attuati in un’ottica ecosostenibile, smart e green.