La strage di Piazza Fontana raccontata da Marco Rizzo, in libreria «La Prima Bomba»

La strage di Piazza Fontana raccontata da Marco Rizzo, in libreria «La Prima Bomba»

Le tensioni, l'incubo dell'eversione nera, le bombe, i mesi che hanno preceduto la strage di Piazza Fontana, raccontati in maniera inedita dallo scrittore e giornalista trapanese Marco Rizzo, nella sua nuova graphic novel a fumetti, illustrata da "La Tram", "La Prima Bomba" in libreria dallo scorso 5 novembre. Un noir avvincente la cui trama è un perfetto equilibrio tra cronaca e finzione. L'italia e la Milano del 1969, raccontate attraverso lo sguardo di Curzio Naso un ispettore della Buoncostume, personaggio inventato dalla penna di Rizzo, il cui destino si incrocia con quello del commissario Luigi Calabresi e l'anarchico Pino Pinelli.  "Da un po' di tempo avevo in mente di realizzare un lavoro sul neofascismo - racconta Marco Rizzo  - Quello che è stato e quello che rappresenta oggi. Mi sono reso conto che dovevo andare indietro, sentivo la necessità di raccontare una storia. Così è nato "La Prima bomba", una storia inventata, con due personaggi inventati. Ho costruito un fumetto noir affiancando la fantasia alla realtà, alle vicende che hanno caratterizzato quel preciso momento storico. Un lavoro realizzato per rendere la vicenda più appetibile ai giovani che spesso, e non per colpa loro - prosegue l'autore - sconosco la storia buia e contemporanea di questo Paese. Nel mezzo del racconto ci sono i neofascisti, gli stragisti, i mandanti occulti di una strage che ha segnato l'inizio degli anni di piombo in Italia. Il libro è disponibile su tutti gli store online. Possibile anche ordinarlo e ritirarlo presso la libreria di fiducia. Nessuna presentazione ufficiale a causa delle restrizioni legate all'emergenza Covid19. Nei giorni scorsi però marco Rizzo ha improvvisato due firmacopie alla "Libreria del Corso" e alla libreria "Galli". "Sosteniamo in questo periodo di crisi le piccole realtà   - dice Rizzo - le librerie sono aperte anche nelle zone rosse. Aiutiamole a non morire".