Airgest, Ombra: "Non mi stupirei di essere rinviato a giudizio"
Domani, intanto, conferenza stampa in Regione a Palermo
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- Nicola Baldarotta
- 4 anni fa 15 lug 2020 Tot.411
A proposito di alcuni articoli di stampa sulla richiesta di rinvio a giudizio per gli amministratori di Airgest per gli accordi di comarketing con Ryanair, oggi registriamo l'intervento dell'attuale presidente di Airgest, Salvatore Ombra, il quale si dice non stupito di un rinvio a giudizio.
"Lo considero un atto dovuto - afferma - perchè il gup rinvierà il merito alle decisioni del processo; confido che sarà ristabilita giustizia, data l'infondatezza delle accuse, visto che la gestione è stata caratterizzata da massima trasparenza contabile e procedurale, nel rispetto dei principi amministrativi vigenti. È, infatti, un processo fortemente tecnico che non riguarda la distrazione da parte di noi amministratori di nemmeno un euro di somme pubbliche, e questo ci tengo a sottolinearlo, e per di più non solo le nostre azioni non hanno danneggiato economicamente Airgest, ma se noi quattro presidenti del consiglio di amministrazione, non avessimo fatto ciò che abbiamo fatto, oggi l'Airgest non ci sarebbe più. Aggiungo ancora, che se oggi mi trovassi nelle stesse condizioni degli anni 2010/2011, adotterei le stesse identiche misure che ho adottato allora, perchè sono fermamente convinto della bontà del lavoro fatto e messo in campo. Diversamente avremmo compromesso in maniera seria e irreversibile la vita stessa dell'aeroporto".
Domattina, intanto, anche per discutere sulla richiesta di rinvio giudizio per alcuni amministratori di Airgest, si terrà una conferenza stampa del Presidente della Regione, Nello Musumeci, e del Presidente di Airgest, Salvatore Ombra.
Ma è, più che altro, sulle nuove prospettive dello scalo Vincenzo Florio di Trapani Birgi e il suo ruolo all'interno del sistema aeroportuale siciliano che interverranno Musumeci ed Ombra. L'incontro con i giornalisti è fissato a Palazzo Orleans, alle ore 11.30.
Nicola Baldarotta
Inizia a calpestare gli studi televisi e le redazioni dei giornali nell'oramai lontano 1991. Più che un giornalista d'assalto lui ama definirsi un "giornalista col buon senso". Anche estetico.