Via libera al decreto Ristori, il premier Conte: «Più soldi ma bisogna ridurre i contagi»

Via libera al decreto Ristori, il premier Conte: «Più soldi ma bisogna ridurre i contagi»

Presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri il decreto "Ristori". Il provvedimento del Governo nazionale riguarda le misure di sostegno in seguito alle nuove restrizioni introdotte per contrastare la risalita dei contagi nell'intero Paese. "Un decreto che mobilita 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto", ha affermato il ministro dell'economia Roberto Gualtieri che ha subito sottolineato come  "rapidità, semplicità ed efficacia sono le caratteristiche del decreto". "Contiamo per la metà di novembre di avere tutti i bonifici effettuati", ha concluso il ministro dell'Economia. Principali interessati sono i tanti commercianti e imprenditori che sono stati costretti a ridurre la propria attività. "Un piccolo bar  che aveva avuto 2000 euro con il decreto rilancio adesso potrà ottenere 3000 euro. Sono ristori a fondo perduto", ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Nel corso della conferenza stampa il premier è anche intervenuto anche in merito alle proteste - in alcune occasioni sfociate in veri e propri atti di guerriglia urbana - che si sono levate in diverse regioni del Paese. "Le scelte del Governo è giusto che siano sottoposte a critiche - ha commentato Conte - ma per noi non ci sono operatori di serie A e di serie B. In questo momento la priorità è mettere in sicurezza il Paese. Non possiamo illuderci che con una curva epidemiologica in salita la gente vada in giro senza timori. Se rispettiamo queste misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità. In caso contrario ci ritroveremo più avanti con la necessità di operare un lockdown generalizzato. Uno scenario che dobbiamo evitare in ogni caso". Tra le misure previste dal nuovo decreto : il credito d'imposta per gli affitti commerciali nei mesi che vanno da ottobre a dicembre, l'esenzione della seconda rata Imu, la sospensione dei contributi previdenziali. previste, inoltre,  altre sei settimane di cassa integrazione e indennità specifiche per i lavoratori del teatro e del turismo. Stanziato un fonsdo di 100 milioni di euro per la filiera agricola.