Trapani, interventi per salvaguardare l’assistenza ai naviganti
È prevista la manutenzione straordinaria di alcuni locali per il potenziamento dell’ambulatorio Sasn (Servizi assistenza sanitaria naviganti) a Trapani, e con questo obiettivo si preparerebbe la temporanea delocalizzazione di alcuni servizi a Mazara del Vallo.
Questa è la chiave di lettura di una questione che dovrebbe iniziare a sciogliersi mercoledì prossimo, nel corso di un incontro al vertice tra Asp di Trapani e Usmaf (Unità di sanità marittima ed aerea di frontiera) di Palermo, fissato per pianificare gli interventi necessari.
L’imminenza e lo scopo della riunione sono stati annunciati dal sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, in risposta ad una lettera congiunta dei segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
I sindacati di categoria sono insorti di fronte alla decisione di tenere nell’ambulatorio di Trapani soltanto le visite preventive d’imbarco e le visite biennali per l’accertamento dell’idoneità alla navigazione.
“L’Usmaf di Trapani ha deciso di lasciare all’Unità territoriale di Trapani solo il medico Sasn per biennali e visite d’imbarco, trasferendo tutte le altre attività assistenziali al Sasn di Mazara del Vallo”. Così esordiscono i sindacalisti, nella nota indirizzata al direttore Usmaf-Sasn Sicilia, Claudio Pulvirenti, e per conoscenza al direttore generale del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, e al sindaco di Trapani; scrivono poi che è una “decisione priva di qualsiasi supporto logistico” che “penalizza il ceto marinaro trapanese chiudendo presso il locale Sasn servizi sociali quali le visite per malattie ed infortuni”.
Viene inoltre rilevato che “l’Ufficio di Mazara del Vallo ha i suoi problemi di affollamento” che aumenterebbero aggiungendo “anche tutti i marittimi che in atto fanno capo a Trapani”, proprio quando “la pandemia suggerisce di evitare assembramenti”. I sindacati di categoria chiedono quindi che “restino i servizi in atto in carico al Sasn, possibilmente potenziandoli”, non dando seguito a “un provvedimento che sarebbe destabilizzante per tutti i marittimi che fanno capo al Sasn di Trapani”; ma chiedono anche “notizia circa la gestione dei locali che in data 22 ottobre 2019 sono stati dati in concordato dall’Asp all’Usmaf proprio per potenziare l’ambulatorio Sasn di Trapani”.
La prima risposta è arrivata da Giacomo Tranchida, dopo un contatto con il commissario dell’Asp, Paolo Zappalà, che avrebbe chiarito le intenzioni dell’Umasf e dell’Azienda.
La soluzione della questione si intravede nel messaggio diffuso dal sindaco: “Appresa la notizia ho prontamente interessato il dott. Zappalà, Commissario Asp, chiedendo notizie specifiche in merito. Per le vie brevi ed in risposta, la convocazione dallo stesso posta in essere dell’Usmaf per mercoledì prossimo onde pianificare i necessari interventi di manutenzione straordinaria dei locali a suo tempo concessi dall’Asp, a quanto pare causa-motivo della delocalizzazione provvisoria dei servizi. Ovviamente seguiremo la vicenda con l’attenzione massima anche a tutela della marineria trapanese”.