Salemi. Indagini su vaccinazioni irregolari
Controlli anche in altre realtà della Sicilia
Sono almeno 500 a livello regionale (140 solo nell’ospedale di Salemi) i casi sospetti al vaglio del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri, per presunti favoritismi avvenuti nella somministrazione dei vaccini anti Covid: la prima dose del siero sarebbe stata ricevuta anche da persone che non rientrano nelle categorie della vaccinazione prioritaria.
L’inchiesta è partita dall’ospedale “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana, in provincia di Palermo, dove sono emersi 333 casi sospetti su 1.121 vaccinazioni eseguite fino al 21 gennaio, pari al 25 per cento dei sieri iniettati.
Gli accertamenti sono stati disposti dall’autorità giudiziaria, dopo la pubblicazione (nella prima decade di gennaio) di un post su Facebook da parte di una dottoressa in pensione che annunciava di essere stata vaccinata, con ulteriori dettagli forniti nella conversazione che è seguita tra i commenti, a partire dall’indicazione del presidio ospedaliero di Petralia Sottana.
Le indagini, estese ad altre strutture sanitarie della regione, sono coordinate dalle procure di Trapani, Palermo e Ragusa, per ulteriori casi sospetti individuati: 140 al “Vittorio Emanuele II” di Salemi e altri 30 circa a Scicli; inoltre, i carabinieri hanno acquisito gli elenchi di chi ha ricevuto la prima dose di vaccino a Villa delle Ginestre, il più importante centro di vaccinazione di Palermo, dove sarebbero state segnalate analoghe anomalie.
I vaccini del Covid sarebbero stati somministrati anche a medici in pensione, liberi professionisti, rappresentanti delle forze dell’ordine, farmacisti, agricoltori, dipendenti pubblici, senza rispettare i criteri di priorità fissati dall’Assessorato regionale alla Salute e dalle Asp competenti.
Ma chi riceve la somministrazione è tenuto a compilare un’autocertificazione in cui dichiara di far parte di una delle categorie a cui è riservata la prima campagna di vaccinazione. Dunque, non è difficile per gli inquirenti individuare chi ha saltato la fila e si è vaccinato prima delle categorie più a rischio.
Intanto, per molti di coloro che hanno ricevuto la prima dose, anche quelli che non ne avevano diritto, si avvicina il tempo del richiamo del vaccino Pfizer, e si dovrà decidere se dare seguito o meno ai vaccini somministrati irregolarmente.