Erice, il ricordo del carabiniere Gennaro Esposito non muore mai

Celebrata la ricorrenza della sua tragica morte avvenuta nel 1992

Erice, il ricordo del carabiniere Gennaro Esposito non muore mai

Un ricordo che non sbiadisce, quello del carabiniere Gennaro Esposito morto ad Erice nel 1992. Ieri è stato celebrato il 29esimo anniversario della sua morte avvenuta accidentalmente durante un servizio notturno a Erice vetta.
Gennaro Esposito era un giovane Carabiniere originario di San Giorgio a Cremano (NA) che avrebbe dovuto compiere 24 anni dopo pochi mesi dal tragico evento. Si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri agli inizi degli anni ’90 ed era stato  destinato, alla fine del corso, alla Stazione Carabinieri di Erice Vetta dove prestava servizio con dedizione e professionalità.
La notte tra il 30 e il 31 maggio del 1992, il giovane carabiniere, libero dal servizio, ha comunque deciso di seguire i colleghi impegnati in un servizio perlustrativo mirato a difesa di un abitato dove, in quel periodo, si verificavano innumerevoli furti. Salì, nei pressi di Porta Trapani, su un tratto delle mura ciclopiche per avere una buona visuale che gli permettesse di comunicare ai colleghi, tramite radio portatile, le novità o i movimenti sospetti nella zona- Ma alle 2 di notte le comunicazioni si interrompevano mettendo in allarme i colleghi i quali, giunti sul posto, videro che Gennaro era caduto da un’altezza di circa otto metri a causa del cedimento del muro su cui si trovava subendo lesioni purtroppo letali.

Come ogni anno, nel rispetto delle norme di contenimento della pandemia da Covid-19, si è voluto ricordare questo giovane Carabiniere, morto  nell’adempimento del proprio dovere, con la celebrazione di una Santa Messa presso la Chiesa di S. Martino cui hanno preso parte una rappresentanza di militari dell’Arma e le Autorità Civili.