Pubblicata la sentenza del Riesame sul caso parcheggi a Erice, la Toscano tira un sospiro di sollievo
La sindaca di Erice è difesa dall'avvocato Giuseppe Rando
- Cronaca
- Erice
- Nicola Baldarotta
- 4 anni fa 28 ott 2020 Tot.138
A leggere le motivazioni della sentenza con la quale il Tribunale del Riesame di Palermo ha revocato la misura restrittiva nei confronti della sindaca di Erice, Daniela Toscano, non v'è dubbio che si intravede un punto (anche abbastanza vistoso) a favore della stessa.
Il Riesame, in sostanza, ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Giuseppe Rando, difensore della Toscano.
Il Tribunale palermitano ha ricostruito attentamente le modalità con cui Daniela Toscano ha omesso di astenersi in un procedimento, quello per l’autorizzazione ad un parcheggio privato a San Giuliano, in cui era coinvolto, occultamente, il fratello Massimo, tuttavia le argomentazioni della Procura, a leggere tutto il carteggio del Riesame, non sembrano sufficienti a dimostrare un vantaggio ingiusto. E’ la principale motivazione con cui il Tribunale di Riesame ha accolto il ricorso della Sindaca di Erice, coinvolta nell’inchiesta sul “caso parcheggi”, che era stata raggiunta da un divieto di dimora a Trapani ed Erice (notizia che aveva creato un vero e proprio scandalo) e ha pertanto annullato l’ordinanza cautelare.
Il Riesame, pertanto, accoglie il ricorso della difesa, con alcune puntualizzazioni.
L’indagine si basa su un ingiusto vantaggio alla A.GI.R. Service, per l’apertura di un parcheggio. Ma il Tribunale del Riesame considera che, alla fine, l’autorizzazione non è illegittima (in base anche alle testimonianze raccolte) e l’accelerazione imposta al provvedimento non è stata poi così diversa da altre pratiche amministrative analoghe. Anzi, c’era bisogno di fare presto, dato l’imminente arrivo della stagione estiva (il parcheggio, infatti, serve la zona dei lidi).
E’ vero che per opportunità la Sindaca non avrebbe dovuto intromettersi, ma al di là di ciò non si evidenzia una deviazione della funzione pubblica per fini privati, nè una gestione clientelare del sistema delle autorizzazioni.
Nicola Baldarotta
Inizia a calpestare gli studi televisi e le redazioni dei giornali nell'oramai lontano 1991. Più che un giornalista d'assalto lui ama definirsi un "giornalista col buon senso". Anche estetico.