Sequestro di beni a Giambalvo, precisazioni di Civitas Castelvetrano
L’associazione “Civitas Castelvetrano” prende le distanze dall’ex consigliere comunale Calogero Giambalvo, all’indomani del provvedimento di sequestro di beni del valore di circa un milione di euro, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, su proposta della Procura Distrettuale di Palermo, ed eseguito dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Trapani.
In una nota diffusa oggi dall’associazione, viene precisato che «diverse testate giornalistiche locali e nazionali hanno riportato in maniera erronea ed incompleta, come a Giambalvo, in occasione della nona edizione del “Torneo della Legalità” disputatosi l’11 maggio 2019 presso lo stadio “Paolo Marino” di Castelvetrano, fosse stata affidata la vendita di bibite all’interno della struttura, ingenerando il dubbio di una possibile connivenza tra la A.S. Civitas Castelvetrano ed il Giambalvo».
«La nostra associazione in quella occasione era stata ospite della società a cui era demandata la gestione dello stadio, usufruendo esclusivamente del manto erboso, degli spogliatoi e degli spalti e non intraprendendo né autorizzando in prima persona -non avendo titolo per farlo- nessuna attività di tipo commerciale» viene ribadito nella nota, ricordando che si tratta di un aspetto «già puntualizzato a più riprese e sempre in concomitanza con operazioni antimafia che hanno interessato la figura di Giambalvo». Inoltre, «l’unico momento conviviale da noi organizzato e da noi supervisionato è stato, come ogni anno, quello curato dall’Istituto Professionale di Stato per L'Enogastronomia e L'Ospitalità Alberghiera “Virgilio Titone” di Castelvetrano a conferma del coinvolgimento delle eccellenze territoriali».
«Da più di un decennio la nostra associazione è impegnata nel tentativo di diffondere un messaggio di legalità in una realtà difficile quale quella di Castelvetrano attraverso l’organizzazione del “Torneo della Legalità”, al quale nel tempo hanno presenziato autorità civili, militari, rappresentanti della magistratura e delle forze dell’ordine impegnati in prima linea nella lotta contro la mafia» si legge ancora nel documento, per poi «ribadire la nostra presa di distanza dai fatti indicati e dal Giambalvo ed evidenziare come il “Torneo della Legalità”, solo per il nome che è stato dato alla manifestazione, è e deve continuare ad essere un messaggio contro qualsiasi forma di criminalità mafiosa e non».
«Diretta conferma dell’impegno della A.S. “Civitas Castelvetrano” perviene dalla testimonianza resa nelle varie edizioni da chi la lotta alla illegalità l’ha vissuta e la vive in prima linea – è scritto in conclusione – e alla Magistratura e all’Arma dei Carabinieri va il nostro plauso per lo sforzo quotidianamente profuso».