Nei festini privati la droga scorreva a fiumi. Neanche il lockdown aveva fermato la banda di spacciatori sgominata all'alba di questa mattina dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, di concerto con i colleghi dell'Arma di Palermo e il supporto dello squadrone eliportato "Cacciatori di Sicilia".

Venti le persone indagate.  Per otto di loro si sono spalancate le porte del carcere. In sette sono finiti ai domiciliari. Per altre cinque persone è invece scattato l'obbligo di dimora.  Le indagini hanno preso il via dalla denuncia da parte della moglie di uno dei consumatori che, esasperata, ha deciso di rivolgersi ai militari dell'Arma, fornendo anche i nomi dei pusher. Tra gli arrestati, anche i figli del boss Antonio Bosco, attualmente in carcere per reati di mafia.

Sarebbero stati loro, secondo gli investigatori, ad organizzare un vero e proprio sistema di “delivery” per il trasposto della droga,  marijuana e cocaina, acquistata a Partinico e nel quartiere Zen di Palermo. Nel periodo del lockdown, gli incontri con i clienti sarebbero avvenuti nei pressi delle abitazioni degli indagati, nelle farmacie, all'interno dei pochi esercizi commerciali aperti, ma anche nel croso di festini organizzati in abitazioni private.

Uno dei presunti pusher è indagato anche per estorsione. L'uomo si sarebbe fatto consegnare cinquecento euro da un suo conoscente con la minaccia di divulgare un video dal contenuto sessuale che lo ritraeva. Nel corso delle indagini, otto persone sono state segnalate alla Prefettura in qualità di assuntori di stupefacenti. 

In carcere sono finiti : 

Salvatore Bosco, 40 anni, Emanuela Di Bartolo, 43 anni, Davide Calabrò, 21 anni, Giuseppe Bosco, 48 anni, Massimo Catanzaro, 50 anni, Lorenzo Poma, 34 anni, Domenico Bellomonte, 26 anni, Gabriele Piazza, 35 anni.

Arresti domiciliari : 

Marco Sciabica, 44 anni, Dario La Puma, 28 anni, Antonina Latona, 25 anni, Angelo Adragna, 27 anni, Sebastiano Domingo, 27 anni, Antonino Maragliotti, 31 anni, Salvatore Ferrara, 46 anni.

Obbligo di dimora: 

Giuseppe Di Bona, 54 anni, Ivan Ferro, 31 anni, Pietro D’Aguanno, 47 anni, Florin Beni Cucu, 23 anni, Alberto Amato, 29 anni.